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Tensioni e violenze a Nuova Caledonia: la lotta per l’autodeterminazione

Proteste e scontri politici nell'arcipelago francese nel Pacifico

Tensioni e violenze a Nuova Caledonia: la lotta per l’autodeterminazione

La violenza ha scosso Nuova Caledonia, l’arcipelago francese nel sud del Pacifico noto per le sue spiagge paradisiache e la ricca barriera corallina. La situazione attuale è senza precedenti, con case bruciate, negozi distrutti e sparatorie che hanno portato all’arresto di 82 persone da parte delle forze dell’ordine e all’istituzione di un coprifuoco da parte dell’Alto Commissariato della Repubblica.

La scintilla della protesta è stata l’approvazione da parte dei deputati locali di una revisione costituzionale contestata dai separatisti dell’isola. Il presidente del governo, l’indipendentista Louis Mapou, ha chiesto calma, mentre il primo ministro Gabriel Attal ha condannato la violenza come ingiustificata.

Le tensioni politiche nell’arcipelago coinvolgono principalmente le organizzazioni politiche Kanak, che rappresentano gli indigeni costituenti il 40% della popolazione. Si oppongono alla riforma costituzionale che potrebbe influenzare l’autodeterminazione della Nuova Caledonia, in base all’Accordo di Nouméa del 1998 che prevede tre corpi elettorali differenziati.

Le discussioni sull’indipendenza dall’influenza francese sono in corso da tempo, con tre referendum svoltisi fino ad oggi. L’ultimo, nel dicembre 2021, ha visto una netta vittoria del “no” a causa del boicottaggio dei separatisti. Il presidente Macron ha visitato l’arcipelago nel 2023 per calmare gli animi, ma le tensioni persistono.

La questione dell’elettorato per le elezioni provinciali e congressuali è al centro del dibattito attuale. Il governo francese propone di ampliarlo ai residenti da almeno dieci anni, ma l’opposizione indigena potrebbe frenare la riforma. Le proteste attuali richiamano quelle degli anni ’80, quando scontri e violenze politiche avevano portato a una situazione quasi da guerra civile.

Le differenze rispetto al passato sono evidenti, ma la presenza crescente dei Kanak nella capitale potrebbe cambiare gli equilibri politici sull’arcipelago nel Pacifico, aprendo nuove prospettive per il futuro di Nuova Caledonia.

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Sostenitori dell’indipendenza manifestano con la bandiera Kanak davanti a un seggio elettorale nel quartiere Riviere Salee di Noumea, Nuova Caledonia, nell’ottobre 2020.

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Staff
  • PublishedMay 14, 2024