Tragedia a Sassari: l’aggressione con l’ascia e i segreti di Fulvio Baule
La valutazione psichiatrica e i dettagli scioccanti di un omicidio familiare
Il signor Fulvio Baule, 41enne di Ploaghe (Sassari), è stato sottoposto a una valutazione psichiatrica forense richiesta dalla corte d’assise di Sassari a seguito dell’accusa di aver ucciso i suoceri Basilio Saladdino e Liliana Caterina Mancusa a colpi d’ascia e aver gravemente ferito la moglie, Ilaria Saladdino, da cui si era appena separato. L’aggressione brutale è avvenuta davanti all’ingresso del condominio dove vivevano i suoceri, vicino al lungomare di Porto Torres, di fronte ai due figli gemelli della coppia, di soli un anno, che erano con la madre al momento dell’attacco.
Lo psichiatra Paolo Milia ha concluso la relazione psichiatrica presentata in aula davanti al giudice Massimo Zaniboni, alla pm Enrica Angioni, all’avvocato della difesa Nicola Lucchi e ai legali di parte civile, Gianmario Solinas e Silvia Ferraris, affermando che Fulvio Baule è una persona sana di mente, capace di intendere e volere al momento dei fatti e attualmente. Secondo il professionista, non vi sono elementi che suggeriscano la presenza di disturbi psichiatrici significativi che possano influenzare la capacità di intendere e volere dell’imputato.
Nella perizia si specifica che Baule ha compreso appieno le conseguenze del suo gesto e che, nonostante manifesti sentimenti di tristezza e abbattimento, nutre la speranza di poter un giorno rivedere i figli. Durante il processo, Baule ha ricostruito la dinamica dell’aggressione, ammettendo di avere vuoti di memoria e di aver subito un vero e proprio blackout che ha portato alla morte dei suoceri e al ferimento della moglie.
Il momento di lucidità sembra essere tornato solo dopo aver colpito la suocera, che è deceduta in ospedale dopo un mese di agonia. Baule ha raccontato di aver gettato l’ascia per terra e di essere fuggito dopo aver sentito le urla provenire dal palazzo. Ha dichiarato di non aver avuto intenzione di uccidere i suoceri, sottolineando che non li vedeva da mesi e che il gesto compiuto non era dettato da cattiveria.
Le testimonianze dei familiari e degli amici hanno evidenziato i contrasti insanabili tra le famiglie di Baule e della moglie, culminati in un litigio furioso durante una festa familiare che ha segnato la fine del rapporto tra la coppia e ha portato alla tragedia.