Boom dell’industria delle armi: spese globali e profitti in crescita
Analisi della spesa mondiale per la difesa e le performance delle aziende del settore
Il settore delle armi gode di ottima salute, con l’industria della Difesa in costante crescita. I conflitti in Ucraina e in Medio Oriente hanno contribuito a un boom senza precedenti, portando la spesa globale per gli armamenti nel 2023 a raggiungere il massimo storico di 2.443 miliardi di dollari, corrispondente al 2,3% del Pil mondiale. Questo significa che ogni giorno le nazioni del mondo investono 6,7 miliardi di dollari in guerra.
Secondo uno studio di Mediobanca, la spesa mondiale per la difesa pro-capite è la più alta dal 1990, arrivando a 306 dollari per ogni abitante del pianeta. Gli Stati Uniti sono in testa alla classifica per spesa assoluta, con il 37,5% del totale globale (916 miliardi di dollari all’anno), seguiti da Cina, Russia, India e Arabia Saudita. L’Italia si posiziona al dodicesimo posto, con l’1,5% della spesa mondiale, pari a 35,5 miliardi di dollari, ovvero 97 milioni al giorno. Secondo Mediobanca, la spesa italiana è destinata a crescere del 5,5% nel 2024.
Se si considera la spesa in rapporto al Pil, l’Ucraina è il Paese che destina la percentuale più alta alla difesa, con il 36,7% del suo Pil. Seguono alcuni Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, con l’Italia al 75º posto. L’Italia si sta impegnando a raggiungere la soglia del 2% del Pil entro il 2028, includendo anche il costo delle missioni all’estero dei militari italiani.
Le spese pro capite mostrano che il Qatar è in testa con 15,7 dollari al giorno nel 2023, seguito da Israele e Stati Uniti. L’Italia spende 1,7 dollari al giorno per cittadino, posizionandosi al 31º posto mondiale e al 17º in Europa. Questa cifra è oltre il doppio della media mondiale.
Le aziende produttrici di armi stanno ottenendo profitti considerevoli, con un giro d’affari aggregato di 456 miliardi di euro nel 2023, di cui 321 miliardi generati dal settore della Difesa. Nel primo trimestre del 2024, le aziende della Difesa hanno registrato un rendimento azionario superiore alla media, con le aziende europee in testa. Le performance migliori in Europa sono di Rheinmetall, Hensoldt, Saab, Leonardo e Fincantieri.
Da notare che Costa Rica, Islanda e Panama non partecipano a questo mercato delle armi, non sostenendo alcuna spesa per la difesa.
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