Notte di violenza a Milano: agguato a Cristiano Iovino con Fedez coinvolto
Indagini in corso sulla rissa tra personal trainer e rapper
L’orologio segna le 3.24, notte fonda, e su Milano piove forte, rendendo la città quasi deserta a quell’ora tarda. In lontananza si sentono urla, grida disperate che squarciano il silenzio della notte. Dopo trenta, quaranta secondi, un giovane si mette a correre freneticamente, cercando rifugio dalla tempesta che si è scatenata. Il vigilante, presente in quel momento, riconosce il giovane e preme il pulsante per aprire il cancello pedonale del parco Vittoria, un elegante complesso residenziale composto da sei torri situate in via Marco Ulpio Traiano, al Portello. Il giovane in fuga è Cristiano Iovino, un romano di 37 anni, personal trainer di professione, noto per aver preso un caffè con Ilary Blasi, la celebre conduttrice televisiva, prima del suo divorzio dall’ex capitano della Roma, Francesco Totti.
Il vigilante, oltre a riconoscere Iovino, nota un volto nel branco che lo ha aggredito: è Fedez, il rapper 34enne di Rozzano, il cui vero nome è Federico Leonardo Lucia. Nonostante le smentite pubbliche riguardo alla sua presenza sul luogo, Fedez è ora indagato per rissa e lesioni a danno di Cristiano Iovino, il personal trainer dei vip.
La notte di violenza, al centro delle indagini della procura che ipotizza reati di rissa, lesioni e percosse in concorso, è stata catturata anche da una videocamera di sorveglianza. Le immagini, seppur un po’ offuscate dalla pioggia, mostrano chiaramente quanto accaduto. Alle 3:23, un minuto prima della chiamata al 112, un Mercedes Vito nero si ferma bruscamente sulle strisce pedonali di via Traiano, bloccando il passaggio di un taxi. Dall’auto scendono diverse persone, tra cui una ragazza bionda. Iovino è presente nelle vicinanze e viene subito avvicinato da un uomo che tenta di colpirlo senza successo, prima di ritirarsi. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, questo uomo sarebbe proprio Fedez, il rapper coinvolto nell’aggressione. Successivamente, altri membri del gruppo si uniscono all’aggressione, gettando a terra il personal trainer e colpendolo ripetutamente fino a quando riesce a fuggire attraverso il cancello del parco.
La vicenda, ancora in fase di indagine, continua a tenere banco e a destare interesse mediatico. Resta da vedere come si evolveranno gli sviluppi e quali saranno le conseguenze per coloro coinvolti.
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