Scandalo corruzione fondi trincee in Ucraina
Presunta truffa milionaria sottrae fondi per difese contro attacchi russi
Un’esperta anti-corruzione ha denunciato un presunto scandalo riguardante la destinazione di fondi per la costruzione di trincee in Ucraina. Secondo quanto riportato, i soldi sarebbero stati sottratti attraverso società fittizie, impedendo così la realizzazione di fortificazioni nella regione di Kharkiv, teatro di avanzate dell’esercito russo. I contratti per la costruzione delle fortificazioni, del valore di 163 milioni di euro, sarebbero stati trasferiti da enti militari a società che non avrebbero eseguito i lavori.
La presidente del centro anticorruzione Mezha, Martyna Bohuslavets, ha evidenziato come le commesse per la fornitura di legname per le fortificazioni siano state assegnate ad aziende fittizie, che avrebbero fatto sparire 270 milioni di euro. Secondo Bohuslavets, i proprietari di queste aziende non sarebbero imprenditori esperti, ma individui con un passato controverso, con diversi casi giudiziari alle spalle.
Bohuslavets ha individuato uno schema in cui le persone intestatarie delle aziende appaltatrici presentano caratteristiche comuni: non abbienti, con problemi giudiziari e debiti. Alcuni di loro sarebbero addirittura parenti tra loro. Un esempio è la Fop Chaus Ihor Olehovych, che, dopo soli tre mesi dalla registrazione, ha ottenuto contratti diretti per la fornitura di legname per milioni di grivnie. Anche le “donne d’affari di successo” come Victoria Smolyak e Natalia Koval sono coinvolte in questa presunta truffa, con contratti milionari ottenuti tramite società dalle attività sospette.
Secondo l’esperta, dietro a questo presunto schema ci sarebbe almeno un membro degli uffici governativi che avrebbe facilitato la registrazione di queste società, sfruttando l’identità di persone ignare della situazione. Questo scandalo ha impedito la realizzazione di trincee necessarie per difendere la regione di Kharkiv, attualmente sotto attacco russo, con migliaia di residenti evacuati.
La situazione critica ha spinto l’Ucraina a contrattaccare, utilizzando missili e droni contro le basi russe, in un tentativo di difendere il territorio minacciato.
