Economia

Cambiamenti e novità sui bonus edilizi: cosa cambia per le ristrutturazioni

Riduzioni, dilazioni e nuove regole: aggiornamenti sul superbonus e bonus ristrutturazione

Cambiamenti e novità sui bonus edilizi: cosa cambia per le ristrutturazioni

La recente approvazione in Senato del decreto sul superbonus ha introdotto importanti cambiamenti che avranno un impatto significativo sulle persone che intendono ristrutturare la propria abitazione. Oltre alle modifiche riguardanti il superbonus, il decreto prevede anche una riduzione del bonus ristrutturazione, attualmente fissato al 50% delle spese con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, con rimborsi dilazionati in 10 anni.

A partire dal 2028, il bonus ristrutturazione subirà una riduzione al 30%, se il testo verrà approvato anche dalla Camera. Tuttavia, gli interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza con generatori di ultima generazione saranno esclusi da questa riduzione, mantenendo l’agevolazione al 50%.

Ma le novità non si fermano qui. È possibile che già dal prossimo gennaio l’agevolazione subisca una riduzione, a meno di un intervento governativo che al momento sembra improbabile. A partire dal 2025, l’agevolazione potrebbe tornare al 36%, con un massimale di 48.000 euro, come previsto dal decreto del 1986 che ha istituito questa misura.

Un’altra agevolazione che potrebbe subire modifiche riguarda l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, con un massimale di spesa che quest’anno è già stato ridotto da 8.000 a 5.000 euro. Non è garantito che questa agevolazione verrà confermata senza modifiche, considerando le attuali esigenze di bilancio dello Stato e la volontà di ridurre le spese legate ai bonus edilizi.

Per quanto riguarda il superbonus, il decreto approvato al Senato ha introdotto l’obbligo di dilazionare le detrazioni fiscali relative alle spese edilizie in 10 anni anziché in 4, con effetto retroattivo. Inoltre, a partire dal 2025, alle banche sarà vietato compensare i crediti edilizi con i contributi previdenziali, con sanzioni previste in caso di violazione.