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Ilaria Salis: dalla detenzione in Ungheria all’attesa del ritorno in Italia

La storia dell'attivista antifascista in attesa di trasferimento agli arresti domiciliari

Ilaria Salis: dalla detenzione in Ungheria all’attesa del ritorno in Italia

Ilaria Salis, l’attivista antifascista monzese detenuta in Ungheria da 15 mesi con l’accusa di aver aggredito due ragazzi neonazisti durante la Giornata dell’Onore, potrebbe presto tornare in Italia. Il padre, Roberto Salis, ha dichiarato che Ilaria è stata posta agli arresti domiciliari a Budapest, ma è ancora in attesa del trasferimento. Ilaria, ex studentessa del liceo classico Zucchi, è stata designata capolista alle elezioni europee da Alleanza Verdi Sinistra.

Roberto Salis si mostra ottimista ma prudente riguardo alla situazione, sottolineando che i fondi per la cauzione sono pronti in attesa dei dettagli per il bonifico bancario dall’Ungheria. Ilaria sarà presente in aula il 24 maggio per una nuova udienza, e solo allora potrà essere trasferita nella casa a Budapest già pronta per accoglierla.

Il padre di Ilaria ha descritto le condizioni attuali della figlia come estremamente difficili, essendo stata rinchiusa in una cella per 23 ore al giorno da oltre un anno. Una volta rilasciata, sarà sottoposta a tutti gli accertamenti medici necessari, data la sua condizione fisica e psicologica compromessa.

Roberto Salis ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto dagli italiani, dai giornalisti che hanno reso pubblica la vicenda di sua figlia e dagli elettori che parteciperanno alle elezioni europee. Ilaria Salis è attesa con ansia in Italia, dove potrà finalmente riabbracciare la sua famiglia e riprendere una vita normale.

Alla presentazione elettorale di Alleanza Verdi Sinistra era presente anche Arianna Bettin, assessore alla Cultura e candidata alle elezioni europee, che ha manifestato solidarietà e supporto per Ilaria Salis e la sua famiglia.