Economia

La sfida della congestione: auto elettriche cinesi invadono i porti belgi

Il fenomeno della mobilità sostenibile e la competizione nel settore automobilistico

La sfida della congestione: auto elettriche cinesi invadono i porti belgi

Nei porti belgi di Anversa e Zeebrugge si sta verificando un fenomeno sempre più frequente: centinaia di migliaia di auto elettriche si accumulano in attesa di essere vendute, delineando un quadro eloquente della transizione verso la mobilità sostenibile in Europa. Questo scenario è anche indicativo di come la Cina stia progressivamente conquistando una quota di mercato sempre più consistente nel settore dei veicoli a batteria.

Il Belgio è diventato un punto cruciale per le aziende automobilistiche cinesi, che utilizzano i porti belgi come principale punto di sbarco per le auto elettriche prodotte in Cina, comprese quelle di case automobilistiche occidentali come Tesla. Secondo quanto riportato dalle autorità portuali a Euronews, nel mese di febbraio si è assistito a un rapido aumento del numero di veicoli, causando un sovraffollamento senza precedenti nei parcheggi vicino ai porti di Anversa e Zeebrugge.

Secondo l’Associazione europea della logistica dell’automotive (Ecg), nel primo trimestre di quest’anno le importazioni di veicoli dalla Cina hanno registrato un incremento del 33% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 1,3 milioni di unità. Questo fenomeno non riguarda solo i porti belgi, ma coinvolge tutti i principali porti europei che gestiscono un elevato volume di auto.

Pur registrando un numero complessivo di veicoli inferiore rispetto agli anni precedenti, il problema della congestione rimane critico nei porti belgi, spingendo i responsabili a cercare soluzioni immediate per ripristinare la regolarità delle operazioni portuali e ridurre la congestione che sta ostacolando le attività portuali. Le prospettive future indicano un aumento significativo degli arrivi di veicoli dalla Cina, con stime che suggeriscono un numero compreso tra 600.000 e 1 milione di arrivi solo ad Anversa entro la fine dell’anno.

Un ostacolo importante, secondo gli esperti, è rappresentato dalla mancanza di una rete di distribuzione consolidata per i modelli cinesi in Europa. Senza una strategia di commercializzazione efficace sul continente e un trasporto agevolato, le auto cinesi rischiano di rimanere bloccate nei porti, contribuendo al caos logistico attuale. La possibilità di dazi da parte della Commissione europea sulle esportazioni di auto cinesi potrebbe ulteriormente complicare la situazione, con Bruxelles che potrebbe applicare tariffe già a giugno, motivando la decisione con il presunto aiuto di Stato massiccio ricevuto da aziende come Byd, che metterebbe in discussione la lealtà della concorrenza rispetto alle case automobilistiche europee.

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Staff
  • PublishedMay 17, 2024