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{ “title”: “La polemica proposta di legge sulla caccia: rischio bracconaggio?”, “subtitle”: “La Lega cerca di far passare la legge “

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La proposta di legge della Lega sulla caccia, attualmente bloccata alla Camera per ostruzionismo, potrebbe essere inserita come emendamento nel decreto Agricoltura, già approvato dal presidente della Repubblica dopo il via libera in Consiglio dei ministri. Questa novità è stata annunciata da Francesco Bruzzone, esponente leghista e primo firmatario della proposta.

In un video condiviso su Facebook, Bruzzone si è rivolto direttamente ai cacciatori, dichiarando che l’atteso decreto legge sull’Agricoltura, che include anche modifiche alla legge 157 sulla caccia, ha completato il suo percorso procedurale. L’obiettivo è chiaro: accelerare l’approvazione della proposta di legge inserendola nel decreto per superare l’ostruzionismo attuale.

Attualmente, la legge sulla caccia, ribattezzata “sparatutto” da associazioni ambientaliste e parte delle opposizioni, è bloccata in commissione Agricoltura alla Camera. Sergio Costa, ex ministro all’Ambiente e deputato del Movimento 5 Stelle, ha denunciato che la maggioranza di governo ha optato per questa mossa per evitare l’approvazione della legge, presentando più di mille emendamenti.

La proposta di legge “sparatutto” prevede, tra le varie disposizioni, l’allungamento della stagione venatoria, con possibili ripercussioni negative sulla fauna, in particolare sugli uccelli durante i periodi critici della migrazione e della riproduzione. Inoltre, si propone l’abolizione delle giornate di silenzio venatorio e la possibilità di cacciare 7 giorni su 7 per la maggior parte dell’anno, inclusi i turni notturni con l’ausilio di visori.

La proposta di Bruzzone mira anche a rendere i calendari venatori una norma di legge anziché un atto amministrativo, limitando così la possibilità di ricorrere ai Tribunali amministrativi regionali per contestazioni. Inoltre, si prevede un indebolimento dell’Ispra, con la sostituzione di parte delle sue funzioni da 20 organismi regionali, favorendo una maggiore autonomia delle Regioni in materia di caccia.

Secondo Costa, la norma proposta da Bruzzone legalizzerebbe di fatto il bracconaggio, concedendo a cacciatori e bracconieri una libertà eccessiva. Questo solleva dubbi sulla reale efficacia della legalità nella tutela dell’ambiente.