Cronaca

Tragedia sul lavoro: morto operaio in cantiere a Cancello ed Arnone

La necessità di garantire la sicurezza sul lavoro e promuovere una cultura della prevenzione

Tragedia sul lavoro: morto operaio in cantiere a Cancello ed Arnone

L’ennesimo incidente sul lavoro ha causato una tragedia irreparabile. Raffaele Boemio, un operaio di 62 anni originario di Afragola (Napoli), ha perso la vita in un cantiere a Cancello ed Arnone, un piccolo comune in provincia di Caserta, durante i lavori per l’installazione della fibra ottica. Il dramma si è consumato nel pomeriggio di giovedì 16 maggio. Boemio, dipendente di una ditta di Nola, è rimasto coinvolto in un incidente con una macchina per impastare il cemento, le cui cause sono ancora oggetto di indagine.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estratto l’operaio dall’impastatrice e lo hanno affidato alle cure del 118. Purtroppo, i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Boemio. La salma è stata sequestrata in attesa dell’autopsia, mentre i carabinieri stanno indagando per fare luce sulla dinamica dell’accaduto.

Raffaele Boemio, prossimo alla pensione, avrebbe dovuto raggiungere questo traguardo solo tra qualche mese. Questo infortunio mortale rappresenta il diciottesimo incidente sul lavoro in Campania dall’inizio del 2024. Solo poche settimane fa, nello stesso comune, un altro operaio è deceduto in un cantiere edile a causa di una folgorazione mentre manovrava un’autopompa per il cemento. Questo giovane operaio, residente a Maddaloni (Caserta), aveva solo 33 anni.

La Cgil provinciale ha commentato la tragedia, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza sul lavoro. Sonia Oliviero, segretaria generale della Cgil Caserta, ha dichiarato: “Chi per vivere ha bisogno di lavorare non può perdere la vita mentre svolge il proprio lavoro, è inaccettabile. È fondamentale rispettare le normative sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, promuovendo un modello di impresa che valorizzi la dignità dei lavoratori e rispetti le regole vigenti”.

Oliviero ha sottolineato l’importanza di politiche attive del lavoro, con l’assunzione di ispettori e il potenziamento dei controlli per garantire la prevenzione e promuovere una cultura della sicurezza. Ha inoltre evidenziato la necessità di modificare le leggi che generano insicurezza e pericolo sul lavoro, sottolineando che le lacrime e la costernazione non possono riportare in vita gli operai né prevenire futuri incidenti mortali.

La segretaria generale ha concluso affermando che è fondamentale porre fine a questa serie di tragedie sul lavoro, intervenendo con decisione e contrastando le leggi che hanno contribuito a creare precarietà, insicurezza e fragilità. Si attendono gli esiti delle indagini per comprendere appieno la dinamica di questo ennesimo incidente, nella speranza che si possa porre fine a questa sequenza di eventi tragici.