Enrico Mantoan: il caso degli autovelox danneggiati nel Polesine
L'operaio accusato di sabotaggi contro i dispositivi di controllo della velocità
Enrico Mantoan, 42 anni, operaio specializzato di una ditta che opera per impianti gas nel Polesine, è stato identificato dai carabinieri come il presunto responsabile dell’abbattimento di cinque autovelox tra maggio 2023 e gennaio 2024, su un totale di quindici danneggiamenti avvenuti in provincia di Rovigo. Sebbene non sia esclusa la possibilità che abbia agito in solitudine, al momento la procura gli contesta i reati di danneggiamento aggravato a beni esposti alla pubblica fede e interruzione di pubblico servizio.
Mantoan, ex segretario provinciale di Forza Nuova, risiedeva a Este, in provincia di Padova, prima di trasferirsi ad Ariano Polesine. È stato individuato grazie a una telecamera posizionata a Rosolina, nei pressi di un autovelox abbattuto la notte del 3 gennaio 2024. Su Facebook, esprimeva sostegno agli attacchi contro i dispositivi lungo la statale Romea con frasi come “Se sono rose fioriranno, se son velox taglieranno”.
Sui social media, Mantoan manifestava simpatie per l’associazione nazionalista Soccorso Nazionale, fondata un anno fa. Nel settembre scorso, si era anche impegnato come volontario durante l’alluvione del 2023 in Emilia Romagna. Inoltre, aveva minacciato di morte Ilaria Salis, un’attivista arrestata in Ungheria per tentato omicidio in seguito a scontri con presunti neonazisti.
Le indagini hanno rivelato che Mantoan potrebbe essere stato identificato grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza che mostrano la sua stazza e la sua auto nei pressi dei cinque autovelox danneggiati. Le prove indicano che i dispositivi sono stati recisi con uno strumento da taglio.
Le autorità stanno indagando su una presunta rete di individui che hanno dichiarato guerra alle limitazioni di velocità, danneggiando i pali che sorreggono gli autovelox con un flessibile elettrico. Le procure di Belluno, Padova e Treviso sono coinvolte nelle indagini, che si sono estese anche al di fuori del Veneto, coinvolgendo tutte le regioni del nord Italia.
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