Dividendi 2023: le azioni italiane che faranno la differenza
Analisi dei dividendi delle principali aziende quotate in Borsa
Il 20 aprile sarà una giornata importante per gli investitori della Borsa italiana, poiché è previsto il pagamento del dividendo relativo al bilancio e agli utili del 2023 per ben 21 azioni del listino principale e una decina di mid cap, ovvero aziende a media capitalizzazione. Si stima che complessivamente verranno distribuiti diversi miliardi di euro, impattando sull’indice che subirà un calo dell’1,4% al momento dell’inizio delle contrattazioni alle 9, a causa della sottrazione automatica del valore del dividendo.
Tra le società che pagheranno il dividendo spiccano Generali, Eni, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Italgas, A2a, Brunello Cucinelli, Erg, Finecobank e soprattutto il Monte dei Paschi di Siena. Quest’ultimo torna a distribuire il dividendo dopo 13 anni segnati da vicende turbolente, come il collasso successivo all’acquisizione di Banca Antonveneta e il salvataggio statale del 2017, seguiti da processi penali e civili per il risarcimento dei danni subiti dagli investitori. Recentemente, la banca ha ottenuto una vittoria contro una serie di investitori professionali davanti al tribunale delle imprese di Milano.
La Banca Popolare di Sondrio è tra i titoli che offriranno il rendimento più elevato, con un tasso del 6,84% annuo. Seguono Italgas con il 6,5% e Bper Banca con il 5,8%. Altri titoli, come Mps con il 4,85% e Intesa Sanpaolo con il 4%, completano la lista. I dividendi meno generosi sono quelli di Amplifon, Cucinelli, Diasorin, Interpump e Recordati, che si attestano intorno all’1%.