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Mandati d’arresto per Netanyahu e capo di Hamas: accuse di crimini di guerra

Richiesta di arresto internazionale per leader di Israele e Hamas

Mandati d’arresto per Netanyahu e capo di Hamas: accuse di crimini di guerra

Mandati d’arresto sono stati emessi per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, per crimini di guerra e contro l’umanità in relazione agli assalti armati contro Israele del 7 ottobre e alla successiva guerra nella Striscia di Gaza. La richiesta è stata avanzata dal procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ai giudici del tribunale dell’Aja. Anche Mohammed Deif, il leader delle Brigate Ezzedin Al Qassam, e Ismail Haniyeh, il leader dell’ufficio politico di Hamas, sono stati accusati di sterminio, omicidio, presa di ostaggi, stupro e violenza sessuale durante la detenzione.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant è stato messo sotto accusa insieme a Netanyahu per aver causato lo sterminio, utilizzato la fame come arma di guerra, incluso il blocco degli aiuti umanitari e il mirare deliberatamente i civili. Le accuse per crimini contro l’umanità sono pesanti e coinvolgono figure di spicco sia di Israele che di Hamas.

Le voci su un possibile mandato di arresto internazionale della Cpi per i leader di Hamas e i vertici israeliani circolano da aprile. Netanyahu ha respinto questa possibilità definendola un oltraggio, sottolineando la presenza di un sistema legale indipendente in grado di indagare sulle violazioni.

La reazione dello Stato di Israele è stata dura, condannando l’equiparazione tra Netanyahu e Sinwar. Il ministro degli Esteri Israel Katz ha criticato aspramente la decisione, definendo Hamas assassini e stupratori che commettono crimini contro l’umanità, mentre la Cpi equipara i leader israeliani a mostri nazisti di Hamas.

La richiesta di mandati d’arresto ha suscitato indignazione anche tra i palestinesi, con esponenti dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina che vedono una confusione tra vittime e carnefici. Hamas ha interpretato la decisione come un incoraggiamento alla guerra di sterminio.

Dopo la richiesta del procuratore generale, la decisione finale spetta al Pre-Trial Chamber della Corte penale internazionale. Questo organo dovrà valutare se accettare la richiesta di arresto e autorizzare il procedimento, un processo che potrebbe richiedere mesi. La Cpi è chiamata a giudicare i crimini di guerra e contro l’umanità, come nel caso del mandato di cattura emesso nel 2023 nei confronti di Vladimir Putin per i crimini in Ucraina.

La Corte internazionale si basa sulla collaborazione degli Stati per eseguire i mandati di arresto, ma Israele non riconosce la giurisdizione della Cpi e non arresterà i propri leader. Le forze armate israeliane prevedono che i combattimenti a Gaza dureranno almeno altri sei mesi per impedire il ritorno di Hamas al potere nella Striscia.