Femminicidio a Riccò del Golfo: Tragedia e Riflessioni
Un dramma familiare che scuote la comunità locale e nazionale
Una tragedia ha sconvolto una palazzina popolare a Riccò del Golfo (La Spezia). Un uomo di 51 anni, Hichem Ben Fattoum, di origine tunisina e operaio, ha ucciso la moglie, Saida Hammouda, 47 anni, tunisina naturalizzata italiana, con coltellate, per poi togliersi la vita. L’omicidio-suicidio è avvenuto ieri. Dopo l’allarme lanciato dalla dirigente della scuola frequentata dalla figlia della coppia, una ragazzina di 13 anni, Carabinieri e medico legale si sono recati sul posto.
I due corpi sono stati trovati in salotto, immersi in un lago di sangue. L’uomo ha utilizzato un coltello da cucina per colpire ripetutamente l’addome della moglie, che era di qualche anno più giovane di lui e aveva appena ottenuto la cittadinanza italiana. La donna, stufa di violenze e minacce, aveva deciso di denunciarlo ad aprile. L’uomo aveva un divieto di avvicinamento alla casa dove vivevano la moglie e i due figli, di 13 e 17 anni, entrambi nati in Italia e perfettamente integrati.
La famiglia era seguita dai servizi sociali e aveva ricevuto supporto economico dal comune. La coppia aveva avuto dissidi riguardo all’educazione dei figli, considerata troppo occidentale dall’uomo. Nonostante la denuncia presentata dalla donna, il femminicidio non è stato evitato, diventando l’ennesimo del 2024 in Italia.
Il sindaco Loris Figoli ha commentato: “Ora per me è un momento di silenzio e di riflessione. Una immane tragedia che porta via una donna, una mamma, che con orgoglio e determinazione stava crescendo per mano alla sua comunità. Comunità che da ieri si è già attivata per sostenere i due ragazzi, rimasti soli.”
Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, ha dichiarato: “La tragedia di Riccò del Golfo lascia sgomenti e ancora una volta siamo a pensare che un dramma del genere forse si sarebbe potuto evitare. Nonostante un provvedimento imponesse all’uomo di non avvicinarsi alla famiglia, ciò non è avvenuto. Dobbiamo evitare che situazioni del genere si verifichino ancora. Accanto al piano della legalità e della sicurezza c’è poi quello relativo alla cultura e all’integrazione: nel nostro paese è inammissibile che ognuno non sia libero di scegliere come vivere. Un fatto gravissimo che colpisce le donne e i più deboli.”