Economia

Il nuovo redditometro: come funziona e cosa cambia per i contribuenti

Il controllo fiscale su mutui, affitti, viaggi e beni di lusso

Il nuovo redditometro: come funziona e cosa cambia per i contribuenti

Il Fisco torna a mettere sotto la lente mutui, affitti, bollette, medicinali, viaggi, auto, barche e beni di lusso, nonché abbonamenti alle pay tv. Il redditometro, strumento di accertamento sintetico dell’Agenzia delle entrate, confronta redditi dichiarati e spese effettuate per individuare possibili evasori fiscali.

Con l’avvio della dichiarazione dei redditi 2024, il governo ha approvato un decreto ministeriale per riattivare il redditometro. Le spese monitorate vanno dall’acquisto di beni di vario genere all’abbonamento per le pay tv, passando per richieste di mutuo, affitti, bollette, spese alimentari, abbigliamento, condominio, manutenzione della casa, consumi di acqua, luce, gas, riscaldamento, spese telefoniche, acquisto di smartphone, viaggi, alberghi e beni di lusso.

Il nuovo redditometro si basa su una metodologia concordata con associazioni dei consumatori e Istat, calcolando il reddito sintetico dei contribuenti su campionature per nuclei familiari, considerando spese dei familiari a carico e la quota di risparmio annuale.

Il decreto ministeriale del 7 maggio 2024 stabilisce che il redditometro controllerà le dichiarazioni dei redditi dal 2016 in poi, con controlli effettivi a partire dal 2018. L’accertamento scatta automaticamente se le spese superano del 20% il reddito dichiarato, con possibilità di contraddittorio per chiarire eventuali incongruenze.

I contribuenti sospettati di evasione fiscale dovranno dimostrare che le spese sono state sostenute con redditi diversi, da soggetti diversi o in anni precedenti, altrimenti rischiano l’accertamento fiscale.