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Tragedia familiare a Secondigliano

Il dolore di Alfredo Nocerino e la doppia tragedia

Tragedia familiare a Secondigliano

Il 60enne che il 16 marzo scorso fece la tragica scoperta dei corpi senza vita del figlio Vincenzo e della fidanzata Vida, asfissiati dai gas di scarico dell’auto lasciata accesa nel box auto, è stato trovato morto con le stesse modalità nel pomeriggio di lunedì 20 maggio, nel garage della sua abitazione a Secondigliano.

Alfredo Nocerino, gestore della pizzeria “La Partenopea” in viale Kennedy a Fuorigrotta, ha vissuto un dolore profondo e un evidente cambiamento emotivo negli ultimi due mesi, dopo la tragica perdita del figlio Vincenzo e della fidanzata Vida, di origine iraniana, che per lui rappresentava una figura quasi familiare.

La morte di Vincenzo e Vida, causata accidentalmente dall’avvelenamento da monossido di carbonio proveniente dallo scarico dell’auto, aveva scosso profondamente Alfredo, che aveva fatto la terribile scoperta dei loro corpi.

Il tragico epilogo si è consumato nella stessa location dove si era verificata la precedente tragedia familiare, gettando ulteriore sconforto su chi conosceva la famiglia Nocerino e aveva seguito il dramma che li aveva colpiti.

Parlare di suicidio in situazioni così complesse e dolorose è un argomento delicato e difficile da affrontare. In caso di emergenza, è fondamentale contattare immediatamente il numero di pronto intervento 112.

alfredo e vincenzo nocerino
alfredo e vincenzo nocerino