Cronaca

Presunta truffa ai danni della Comunità Europea: inchiesta sull’azienda agricola nel messinese

Indagine sul falso possesso di terreni per ottenere finanziamenti europei

Presunta truffa ai danni della Comunità Europea: inchiesta sull’azienda agricola nel messinese

Quattro persone sono attualmente sotto inchiesta per una presunta truffa ai danni della Comunità Europea, che coinvolge un’azienda agricola nel messinese. I carabinieri hanno sequestrato beni per un valore di 441mila euro nell’ambito di questa indagine. L’accusa sostiene che almeno quattro individui avrebbero simulato di possedere la concessione dell’area demaniale in cui è stato costruito l’aeroporto militare di Sigonella, al fine di ottenere finanziamenti europei per l’agricoltura.

L’inchiesta è stata avviata grazie all’attività investigativa dei carabinieri del reparto tutela agroalimentare di Messina. È emerso che una ditta catanese, vincitrice di una gara per il taglio dell’erba nella zona aeroportuale, ha richiesto contributi europei affermando di essere proprietaria dei terreni. Si tratta di una superficie di 368,76,13 ettari situata tra le province di Siracusa e Catania. Sfruttando un’ambiguità relativa alla parola “concessione”, gli indagati hanno falsamente affermato di avere ottenuto in concessione i terreni, nonostante sapessero che la concessione era a favore dell’Aeronautica Militare e che il servizio di taglio dell’erba, e non l’attività agricola, era l’oggetto dei finanziamenti comunitari.

Le persone coinvolte sono due fratelli, un ex responsabile di una sede Caa (Centro Assistenza Agricola), il proprietario dell’impresa individuale e la sua compagna, che lavorava presso il Caa e era responsabile dei controlli delle pratiche. La truffa ha portato a finanziamenti illeciti per un totale di 375.452,57 euro. I militari hanno inoltre scoperto che la presunta frode ha facilitato l’assegnazione di 317 titoli di pagamento, del valore complessivo di 65.726,76 euro, all’impresa individuale da parte dell’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) a partire dal 2020.