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Bruno Vespa: 80 anni di carriera giornalistica e il futuro di Porta a Porta

Riflessioni, aneddoti e smentite: l'intervista al Corriere dell'icona del giornalismo italiano

Bruno Vespa: 80 anni di carriera giornalistica e il futuro di Porta a Porta

Bruno Vespa, a pochi giorni dal compimento degli 80 anni il prossimo 27 maggio, riflette sulla sua lunga carriera giornalistica e respinge l’idea del ritiro imminente. In un’intervista al Corriere, sottolinea che la sua mente è ancora lucida e che la decisione di smettere spetterà al suo editore di fiducia, scherzosamente definito il “Padreterno”. Da quando è entrato in Rai nel lontano 1962, Vespa ha condotto con successo il programma “Porta a Porta” a partire dal 1996.

Pur elogiando i successi professionali ottenuti, Vespa ammette che se avesse avuto un orientamento politico diverso, forse la sua carriera sarebbe stata più agevole. Sottolinea che non prova rimpianti, ma ritiene che certe scelte editoriali potrebbero essere state influenzate dalle sue posizioni politiche. Riguardo alle accuse di vicinanza al governo, ribadisce di essere un moderato e racconta un aneddoto su come il figlio abbia cercato invano di scoprire per chi votasse alle elezioni.

Contrariamente a quanto si vocifera, Vespa smentisce categoricamente di occuparsi della comunicazione di Giorgia Meloni, definendo tale ipotesi ridicola. Sottolinea di non aver mai partecipato a riunioni politiche durante la Prima Repubblica e di non aver mai avuto incontri privati con esponenti politici, fatta eccezione per un incontro con Giulio Andreotti, durante il quale difese la sua integrità professionale.

Infine, Vespa affronta con ironia la voce che lo vorrebbe figlio segreto di Mussolini, svelando dettagli sulla data di nascita dei suoi genitori che smentiscono categoricamente tale ipotesi. Con un sorriso, racconta che la somiglianza fisica con il Duce è forse all’origine di tali speculazioni, che divertono lui ma irritano suo fratello Stefano.

Staff
  • PublishedMay 23, 2024