Politica

La sospensione del redditometro: polemiche e divisioni nel governo

La decisione di Meloni e le reazioni all'interno della maggioranza

La sospensione del redditometro: polemiche e divisioni nel governo

Torna il redditometro, ma questa volta la sua reintroduzione è stata sospesa. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di mettere fine alla polemica riguardante lo strumento per individuare gli evasori fiscali. In un video pubblicato su Instagram, Meloni ha spiegato di aver discusso con il viceministro Leo sui contenuti del decreto predisposto dal ministero dell’Economia e delle Finanze, giungendo alla conclusione che fosse meglio sospendere il provvedimento in attesa di ulteriori approfondimenti.

L’obiettivo dichiarato rimane quello di contrastare la grande evasione fiscale, senza però vessare le persone comuni con norme invasive. Meloni ha sottolineato la necessità di combattere fenomeni come chi si spaccia per nullatenente ma conduce uno stile di vita lussuoso, come ad esempio possedere un SUV o andare in vacanza con uno yacht.

Il redditometro, strumento di accertamento fiscale, è stato riattivato da un decreto ministeriale del 7 maggio 2024 firmato dal viceministro all’Economia Maurizio Leo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questo strumento mira a individuare eventuali discrepanze tra i redditi dichiarati e il tenore di vita effettivo del contribuente, analizzando le spese sostenute in vari settori come alimentari, abbigliamento, mutuo, bollette, elettrodomestici, arredi, collaboratori domestici, smartphone e abbonamenti pay-tv.

La reintroduzione del redditometro ha causato divisioni all’interno della maggioranza di governo, con Lega e Forza Italia che si sono opposte al provvedimento. La Lega ha addirittura presentato un ordine del giorno per chiedere l’abrogazione della norma. Meloni ha preso posizione contro il “grande fratello fiscale” e ha annunciato la sospensione del redditometro tramite un video su Instagram.

Le opposizioni hanno criticato duramente la situazione, definendo la sospensione una “figuraccia”. Il Pd ha addirittura chiesto le dimissioni del viceministro Leo e del ministro Giancarlo Giorgetti, richiesta che è stata prontamente smentita dalla premier.

Per sospendere definitivamente il redditometro, sarà necessario un altro decreto ministeriale firmato da Leo. Le prossime mosse sono ancora incerte, potendo variare dall’abrogazione totale alla modifica della normativa. Tutto è ancora da definire dopo le elezioni europee.

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Meloni frame da video social