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Controversia confini Russia-UE nel Mar Baltico

Mosca rimuove boe di navigazione: progetto di legge sospetto

Controversia confini Russia-UE nel Mar Baltico

Il progetto della Russia di modificare unilateralmente i confini con gli Stati baltici dell’Unione europea potrebbe essere più concreto di quanto emerso finora. Giovedì 23 maggio, le guardie di frontiera di Mosca hanno rimosso buona parte delle boe di navigazione dalla sponda estone del fiume Narva, che separa i due Paesi. Le boe servono a delimitare le rotte di navigazione.

La rimozione delle boe è arrivata a pochi giorni delle indiscrezioni comparse sulla stampa russa circa un progetto di legge volto a ridisegnare i confini con l’Unione Europea. Il progetto, pubblicato dal ministero della Difesa sul proprio sito web (ma rimosso poco dopo), prevede l’ampliamento delle acque territoriali della Russia nel Mar Baltico orientale, vicino al confine con la Lituania e la Finlandia. Mosca vorrebbe dichiarare come proprie acque interne una parte dello specchio d’acqua a est del Golfo di Finlandia e nei pressi delle città di Baltiysk e Zelenogradsk, nella delicata regione exclave di Kaliningrad.

Baltiysk e Zelenogradsk  foto google
Baltiysk e Zelenogradsk foto google

Secondo il Cremlino, le attuali coordinate geografiche sarebbero state registrate sulla base di mappe di navigazione marina che si basavano su ricerche che non corrispondono pienamente alla situazione geografica attuale e non consentono di determinare il confine esterno delle acque interne della Russia.

Il progetto, come detto, è stato per il momento rimosso dal sito del ministero della Difesa. Tuttavia, l’episodio del fiume Narva sembra dimostrare che Mosca vuole fare sul serio. Questo incidente è stato commentato dall’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la Politica estera, Josep Borrell, come parte di un modello più ampio di comportamenti provocatori e azioni ibride da parte della Russia, anche sui suoi confini marittimi e terrestri nella regione del Mar Baltico. Tali azioni sono state definite inaccettabili.

L’Unione Europea si aspetta una spiegazione da parte della Russia sulla rimozione delle boe e sulla loro immediata restituzione, ha concluso Borrell.