Politica

Confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein al Festival dell’Economia di Trento

Differenze e scontri su premierato, lavoro e superbonus

Confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein al Festival dell’Economia di Trento

Giorgia Meloni ed Elly Schlein si sono confrontate a distanza sul palco del Festival dell’Economia di Trento, saltando così un confronto televisivo in vista delle elezioni europee. Pur non sedendo fianco a fianco, entrambe hanno affrontato il pubblico dando vita a un botta e risposta che ha evidenziato le differenze tra loro.

Meloni ha lanciato la sfida sul premierato, affermando con determinazione: “O la va o la spacca”. Schlein ha invece attaccato su temi come il redditometro, il lavoro e il superbonus.

Il dibattito sul premierato è stato acceso, con Meloni che ha sottolineato la necessità di lasciare un segno e non limitarsi a occupare una poltrona. Schlein, dal canto suo, ha respinto l’idea dell’elezione diretta del premier, sostenendo che ciò potrebbe compromettere l’equilibrio dei poteri dello Stato.

Sul fronte del lavoro, Meloni ha criticato il Partito Democratico per i presunti fallimenti della sinistra al governo negli ultimi dieci anni, sottolineando le differenze salariali rispetto ad altri Paesi europei. Schlein ha risposto ribadendo la necessità di assumersi responsabilità anziché puntare il dito verso il passato.

Il tema del Superbonus non è stato trascurato, con Meloni che ha denunciato presunte truffe per miliardi di euro legate a questo incentivo. Schlein ha invece accusato Meloni di ipocrisia per aver votato la proroga del Superbonus nonostante le critiche mosse al programma.

Sul redditometro, Meloni ha difeso la sospensione della norma per valutarla attentamente e ha ribadito il impegno contro l’evasione fiscale. Schlein ha invece criticato il governo per la confusione generata sul tema e ha attaccato Meloni per la sua presunta incoerenza.

Un tema che non è stato affrontato nel confronto è stato il caso Toti, con il governatore della Liguria agli arresti domiciliari per corruzione e voto di scambio. Schlein ha rimproverato Meloni per il suo silenzio su questa vicenda, definendolo “il silenzio degli indecenti”.