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Francesca Donato: la controversa eurodeputata e la tragedia del marito

Dal successo politico alla vicenda personale: il profilo di Francesca Donato

Francesca Donato: la controversa eurodeputata e la tragedia del marito

Francesca Donato, eurodeputata della Dc di Totò Cuffaro, è stata colpita da una tragedia: il marito è stato trovato morto nella sua auto in circostanze ancora da chiarire. Donato, parlamentare eletta con la Lega nel 2019 e successivamente uscita dal partito di Matteo Salvini, era conosciuta per le sue posizioni euroscettiche e No Vax. Ha destato scalpore per le sue critiche all’Ucraina di Volodymyr Zelensky e per la sua vicinanza alle posizioni della Russia di Vladimir Putin.

Nata nel 1969 ad Ancona, Donato è laureata in Giurisprudenza e ha lavorato come avvocato presso i Fori di Padova e Palermo, specializzandosi in diritto commerciale e gestione del credito aziendale. Nel 2013 ha fondato l’associazione “Progetto Eurexit”, che promuoveva l’uscita dell’Italia dall’euro. Candidata alle elezioni europee per la prima volta nel 2014 con la Lega, non è stata eletta. Marchigiana di nascita e siciliana d’adozione, è stata nominata segretaria del circolo del Carroccio a Palermo e nel 2019 ha conquistato un seggio a Bruxelles e Strasburgo con 28.460 preferenze.

Donato è salita alla ribalta durante la pandemia per le sue posizioni contro i vaccini anti-Covid e il Green pass, che l’hanno portata a scontrarsi con la Lega. Nel 2021 ha deciso di lasciare il partito e nel 2023 ha aderito alla Democrazia cristiana di Totò Cuffaro. Dopo essere stata espulsa dal gruppo della destra radicale, Identità e democrazia, si è candidata a sindaco di Palermo nel 2021 con la lista ‘Rinascita Palermo’, ottenendo circa il 3% dei voti.

La posizione di Donato è stata al centro dell’attenzione anche dopo l’invasione russa dell’Ucraina, poiché ha espresso un sostegno a Putin. Durante un dibattito a Strasburgo nell’aprile del 2022, ha dichiarato che esigere il ritiro incondizionato della Russia è un’azione velleitaria e pleonastica. Ha sottolineato che l’Ucraina non era pacifica prima della guerra, facendo riferimento ai massacri nel Donbass, e ha sollevato dubbi sulla veridicità del massacro di civili a Bucha, chiedendo un’inchiesta indipendente per accertare le responsabilità. Ha inoltre sottolineato la necessità che l’UE recuperi un ruolo di terzietà e obiettività.