L’eredità di ottimismo di Paolo Spada: un tributo alla divulgazione scientifica
Il ricordo di un chirurgo vascolare che ha ispirato migliaia di persone durante la pandemia
Il mondo della medicina piange la scomparsa di Paolo Spada, chirurgo vascolare dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, avvenuta nella notte tra il 24 e il 25 maggio. A soli 56 anni, Spada ha perso la sua battaglia contro una malattia che lo affliggeva da tempo.
Conosciuto al grande pubblico per le sue “Pillole di ottimismo” diffuse sui social durante gli anni della pandemia da Covid-19, Spada ha lasciato un segno indelebile nel campo della divulgazione scientifica. Il virologo Guido Silvestri, suo compagno nelle “Pillole di ottimismo”, ha voluto rendere omaggio a Spada con un lungo post su Facebook.
Silvestri ha sottolineato l’importanza del contributo di Spada nel fornire informazioni chiare e affidabili sull’andamento della pandemia attraverso la rubrica quotidiana “Numeri in Pillole”. Grazie alla sua passione per la scienza e la comunicazione, Spada è riuscito a trasmettere ottimismo e razionalità a migliaia di persone in un momento di grande incertezza.
Ma Spada non si è limitato alla divulgazione online: ha condiviso la sua esperienza anche nel videopodcast dell’Humanitas “Nel segno della cura”, in cui ha raccontato il suo percorso come medico affetto da una grave patologia. Ha sottolineato l’importanza di dare un significato alla propria esistenza e di affrontare le sfide con coraggio e determinazione.
Il presidente Gianfelice Rocca, il vice presidente Ivan Colombo e l’amministratore delegato Luciano Ravera, insieme a tutto il personale medico di Humanitas, ricordano Spada come un professionista appassionato e stimato, capace di trasmettere umanità e competenza in ogni suo gesto.
Con la sua eredità di ottimismo e coraggio, Paolo Spada continuerà a ispirare coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di essere influenzati dalla sua straordinaria personalità.
