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Raid russo a Kharkiv: tragedia e tensioni tra Russia e Ucraina

Incidente mortale in un grande magazzino, reazioni internazionali e divergenze sulla risposta

Raid russo a Kharkiv: tragedia e tensioni tra Russia e Ucraina

Fiamme, fumo, vittime: un grande magazzino nella città di Kharkiv, in Ucraina, è stato colpito da un raid russo, aggiungendo un’altra pagina terribile alla guerra tra Russia e Ucraina. L’attacco è avvenuto nel pomeriggio di sabato, quando il polo commerciale era affollato da almeno 200 persone, molte delle quali sono attualmente disperse e si teme il peggio. Il bilancio attuale è di 12 vittime, quaranta feriti e più di una decina di dispersi.

Secondo le autorità ucraine, l’attacco è stato condotto utilizzando due bombe plananti di epoca sovietica, ammodernate con ali e navigazione satellitare, rendendole economiche e altamente distruttive. Il magazzino colpito fa parte di una catena di ipermercati, Epitsentr, specializzata nella vendita di articoli per la casa e il bricolage. Le esplosioni hanno provocato un incendio che si è esteso su una superficie di diecimila metri quadrati, con immagini diffuse online che mostrano una densa colonna di fumo nero, il tetto squarciato e detriti sparsi.

Il presidente ucraino Zelensky ha condannato duramente l’attacco, definendo Putin e coloro che lo sostengono come responsabili di uccidere e terrorizzare civili. Ha nuovamente chiesto il supporto della NATO, sottolineando che con adeguate difese aeree e moderni aerei da combattimento, attacchi come questo sarebbero stati impossibili.

Anche il presidente francese Macron ha espresso la sua indignazione per l’attacco al magazzino di Kharkiv, solidarizzando con il popolo ucraino e deplorando le numerose vittime, tra cui bambini, donne e uomini.

Nel frattempo, l’Ucraina continua a colpire territorio russo per allentare la pressione all’interno dei propri confini. Il governatore di Belgorod ha segnalato un raid su un villaggio che ha causato la morte di tre civili. Gli ucraini desiderano poter utilizzare anche le risorse della NATO per attaccare il territorio russo, un’opzione sostenuta apertamente dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

Tuttavia, ci sono divergenze all’interno dell’Alleanza, con alcuni paesi, tra cui l’Italia, che si oppongono per timore di un’escalation della situazione. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha sottolineato l’importanza di aiutare l’Ucraina a difendersi per evitare una possibile terza guerra mondiale, ma ha anche enfatizzato la necessità di farlo in modo che si possa aprire la strada a una tregua e a negoziati di pace.

Crosetto ha escluso la possibilità di un accordo sulle posizioni di Stoltenberg al summit franco-tedesco in corso, sottolineando che la Germania, come l’Italia, ha una costituzione che limita le azioni offensive. L’Italia, ha chiarito il ministro, può solo difendersi.