Cronaca

Faida familiare a Brindisi: donna in morte cerebrale dopo sparatoria

Accuse di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco

Faida familiare a Brindisi: donna in morte cerebrale dopo sparatoria

Una donna di 47 anni, identificata con le iniziali I.M., è stata dichiarata in morte cerebrale dopo essere stata colpita da un proiettile alla testa durante una lite avvenuta sulla complanare della strada statale 7 che collega Brindisi a Taranto, in direzione Mesagne. La procedura di accertamento della morte, della durata di sei ore, è iniziata oggi intorno alle 15. La donna aveva espresso il desiderio di donare i suoi organi in vita, e la famiglia ha acconsentito. Eventuali operazioni di prelievo avverranno solo dopo il termine delle sei ore di accertamento.

Attualmente, il 55enne Adamo Sardella, cognato della vittima e fratello del defunto marito della donna, è accusato di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. Sardella è stato arrestato e si trova in carcere. L’arma utilizzata è una pistola calibro 7.65 da cui sono stati sparati diversi colpi.

Le indagini sono condotte dalla polizia del commissariato di Mesagne, guidata dal vicequestore Giuseppe Massaro, e dalla Squadra Mobile di Brindisi, sotto la supervisione della pm Paola Palumbo. Secondo quanto emerso finora, Sardella e un parente si trovavano a bordo di una Volkswagen Golf grigia, mentre la vittima e il suo compagno erano a bordo di una Nissan Juke. L’incontro si è verificato tra le 13.30 e le 14 di ieri, di fronte a un’azienda situata sulla complanare in direzione Brindisi, dove si sono verificati dissidi familiari di lunga data. Le cause della lite sono ancora oggetto di indagine.

Il vicequestore Massaro
Il vicequestore Massaro sul luogo dei fatti

La situazione è degenerata in violenza, con Sardella che avrebbe aperto il fuoco più volte. Almeno un proiettile ha colpito la donna seduta sul sedile del passeggero, mentre il suo compagno ha riportato ferite lievi alla testa durante la colluttazione. La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Perrino di Brindisi e successivamente ricoverata in Rianimazione.

Sparatoria complanare 2
Il luogo della tragedia

Le altre persone coinvolte sono state portate in commissariato, mentre il parente di Sardella è sotto indagine. Il compagno della vittima è stato denunciato per il possesso di una katana, sequestrata insieme alla pistola, alle auto coinvolte e ai bossoli recuperati dalla Scientifica. Sardella è stato rinchiuso in carcere e sarà interrogato dal gip con l’assistenza legale dell’avvocato Vito Epifani.

Le indagini sono supportate dalle immagini delle telecamere dell’azienda, e numerose persone, tra parenti e conoscenti, sono state interrogate per comprendere il contesto in cui si è verificato il delitto. Si sospetta l’esistenza di una faida familiare da chiarire. Le indagini sono in corso per fare luce su questa vicenda.

Staff
  • PublishedMay 27, 2024