La polemica del tappo di plastica: il siparietto politico delle elezioni europee
Quando la politica si fa ironia: Salvini, Calenda e la bottiglia con tappo tethered
L’ultimo sprint della campagna elettorale per le elezioni europee ha regalato momenti esilaranti, con la Lega di Matteo Salvini al centro del dibattito politico. Le card comparative del partito hanno suscitato discussioni per lo slogan “meno Europa, più Italia” e per alcuni eccessi che hanno colpito una parte dell’elettorato. In particolare, l’ultima creazione del team di comunicazione della Lega mostra un uomo alle prese con una bottiglia di plastica con tappo tethered, ovvero un tappo che non si stacca, in risposta a una direttiva europea volta a ridurre le microplastiche nell’ambiente e negli oceani.
Questa immagine diffusa da Salvini ha suscitato polemiche e ironie online, con molte critiche e prese in giro. A intervenire è stato anche il leader di Azione, Carlo Calenda, che ha pubblicato un video sui suoi social in cui mostra come bere da una bottiglia di plastica da mezzo litro senza problemi. Calenda ha sottolineato che il governo Conte-Salvini ha votato a favore di una direttiva europea che impone l’uso di tappi tethered sulle bottiglie in PET, una decisione che, secondo lui, dimostra che il problema non sono i salari o la sanità, ma il tappo delle bottiglie.
La direttiva (2019/904) è stata votata dall’Italia quando Salvini era vicepremier nel primo governo Conte. Calenda ha ironizzato sul fatto che, secondo Salvini, il gesto di bere da una bottiglia con tappo tethered sia così complicato da rappresentare un problema per gli italiani. Ha sottolineato che la maggior parte delle persone normali mette da parte il tappo e beve, mentre Salvini sembra avere difficoltà a farlo senza che il tappo gli finisca sul naso.
Calenda ha concluso il suo intervento con un’affondo ironico, invitando Salvini a imparare a bere correttamente da una bottiglia di plastica e sottolineando che non è più difficile di baciare un prosciutto. La vicenda ha suscitato dibattiti e risate sul web, mettendo in luce il lato più curioso della politica elettorale.