Lega e tappi di plastica: la campagna elettorale contro l’Europa
Una strategia comunicativa controversa per le elezioni europee
Matteo Salvini ha lanciato una campagna contro i tappi di plastica attaccati alle bottiglie, adottando una strategia comunicativa innovativa in vista delle elezioni europee di giugno. Questa volta, oltre alla sua solita retorica aggressiva contro immigrati, sinistri e auto elettriche, ha introdotto una nuova tattica di propaganda che ricorda la pubblicità comparativa, mettendo a confronto l’Italia con l’Europa.
La campagna “meno Europa, più Italia” si basa su confronti esasperati e spesso surreali, come ad esempio l’immagine di una ragazza pronta a mangiare una cavalletta e un piatto di pasta paragonato a quelli dei supermercati. Questa strategia mira a rafforzare l’identità nazionale e a contrastare l’idea di una società europea più fluida e aperta.
Parallelamente, la Lega si è concentrata su temi sociali sensibili, come la famiglia tradizionale e la questione degli omosessuali, utilizzando immagini provocatorie per sottolineare le proprie posizioni. Ad esempio, confrontando un Gesù incinto con una famiglia sorridente o mettendo a confronto il generale Vannacci con personaggi come Prodi e Carola Rackete.
Una delle peculiarità della campagna elettorale della Lega è stata la polemica sui tappi di plastica attaccati alle bottiglie, definiti “scomodi” e strumentalizzati come simbolo di difesa dell’italianità. Questa posizione è in contrasto con una direttiva europea che impone l’uso di tappi fissi per favorire la raccolta differenziata e ridurre l’inquinamento da plastica.
Nonostante i tentativi di coinvolgere gli elettori con questa tematica, la reazione sui social è stata in gran parte negativa, con molti utenti che hanno ironizzato sulla questione e criticato la Lega per la sua campagna. Tuttavia, la sfida elettorale continua e resta da vedere quale impatto avrà questa strategia sui risultati delle elezioni.
