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Devastante frana in Papua Nuova Guinea: incertezza sul numero delle vittime

Operazioni di soccorso in corso dopo la tragedia nella provincia di Enga

Devastante frana in Papua Nuova Guinea: incertezza sul numero delle vittime

Attualmente sono stati recuperati solo sei corpi dalle macerie della devastante frana avvenuta il 24 maggio in Papua Nuova Guinea. Tuttavia, a causa della mancanza di censimenti aggiornati, non si ha certezza sul numero esatto delle vittime. Le autorità locali stanno impegnandosi al massimo per recuperare i corpi sepolti, anche se le speranze di trovare sopravvissuti sono ormai svanite.

Sandis Tsaka, presidente del comitato per i disastri della provincia di Enga, ha dichiarato che non si prevede di trovare persone vive sotto le macerie, quindi l’operazione attuale è focalizzata sul recupero dei resti umani. L’ultimo censimento affidabile in Papua Nuova Guinea risale al 2000, rendendo difficile stabilire con precisione il numero delle vittime. Le stime variano da 670 vittime secondo le Nazioni Unite a oltre 2000 secondo il governo locale.

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Immagini satellitari della frana

Dei sei corpi recuperati finora, due appartenevano a persone che non risiedevano nell’area colpita, suggerendo che vi siano stati spostamenti significativi tra le comunità locali. Decine di soldati, ingegneri, esperti di geologia e operatori sanitari sono giunti sul luogo del disastro nella regione di Enga per partecipare alle operazioni di soccorso.

La preoccupazione per ulteriori frane è alta, con migliaia di residenti in allerta per una potenziale evacuazione nel caso in cui i detriti si muovano nuovamente. Il numero di sfollati è già significativo, con 1.650 persone secondo le Nazioni Unite, di cui una su cinque è un bambino sotto i sei anni.

Le prime forniture di aiuti sono arrivate dal Regno Unito tramite il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo. L’Unicef sta lavorando a stretto contatto con le autorità locali per fornire sostegno vitale ai sopravvissuti, in particolare ai bambini traumatizzati dalla perdita delle loro famiglie e delle loro case.

La frana ha contaminato le principali fonti d’acqua del villaggio, aumentando il rischio di epidemie. L’Unicef ha distribuito kit igienici e altri articoli di prima necessità, ma la mancanza di accesso all’acqua potabile rappresenta ancora una grave sfida per le famiglie colpite.

Staff
  • PublishedMay 30, 2024