Economia

Il Corridoio SoutH2: Una Via per l’Idrogeno Verde dall’Africa all’Europa

Un progetto ambizioso per l'energia pulita e la riduzione delle fonti fossili

Il Corridoio SoutH2: Una Via per l’Idrogeno Verde dall’Africa all’Europa

Dopo un lungo anno di trattative, durante il Consiglio Energia a Bruxelles, Roma, Vienna e Berlino hanno finalmente siglato una dichiarazione d’intenti per il progetto del Corridoio meridionale dell’idrogeno, noto come ‘Corridoio SoutH2’. Questo ambizioso progetto prevede la riconversione di tremila chilometri di gasdotti per consentire il trasporto di idrogeno, collegando il Nord Africa, dove verrà prodotta la maggior parte dell’idrogeno verde, all’Italia, all’Austria e infine alla Germania.

Il Corridoio SoutH2 non si limita all’aspetto elettrico, ma rappresenta un’importante infrastruttura che contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del Piano RepowerEu. Questo piano prevede l’importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030.

Il Ministro Pichetto Fratin, insieme ai suoi omologhi tedeschi e austriaci, ha sottoscritto un accordo strategico per la realizzazione di questo Corridoio meridionale dell’idrogeno. Secondo il Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Francesco Battistoni, questa intesa è di fondamentale importanza per creare sinergie funzionali all’approvvigionamento di energia pulita e alla riduzione dell’utilizzo delle fonti fossili.

Il Corridoio SoutH2 è un gasdotto di idrogeno lungo circa 3.300 chilometri che collega il Nord Africa, l’Italia, l’Austria e la Germania. Il tratto africano connetterà la Sicilia ai gasdotti esistenti che arrivano in Tunisia dai giacimenti dell’Algeria, strutture acquisite lo scorso anno da Eni e Snam, due delle principali aziende partner del progetto insieme ad altre venti aziende, soprattutto austriache e tedesche.

L’idrogeno rinnovabile, prodotto principalmente da fonti solari e eoliche, verrebbe generato principalmente in Nord Africa. Da qui, il gas verrebbe trasportato verso la Sicilia per poi raggiungere Taranto, l’Italia settentrionale, l’Austria e infine la Germania.

Secondo le previsioni del consorzio responsabile del progetto, il 70% dell’opera riguarderà la riconversione di infrastrutture già esistenti, il che dovrebbe accelerare i lavori e ridurre i costi. La Commissione europea ha fissato l’obiettivo che entro il 2030 almeno 20 milioni di tonnellate di idrogeno siano distribuite nelle reti europee, mentre il potenziale di produzione di questo gas dal Nord Africa (dal Marocco all’Egitto) è stimato in 50 milioni di tonnellate.

Il Corridoio SoutH2 mira a coprire oltre il 20% del target di produzione di idrogeno stabilito da Bruxelles, come riportato da Piero Ercoli di Snam su Rivista Energia. Questo progetto si presenta come una soluzione concreta per le industrie situate nel Nord Italia, in Austria e nel Sud della Germania, attualmente non servite dai piani di sviluppo dell’idrogeno concentrati principalmente sul Nord e sul Nord-ovest dell’Europa.