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La terra promessa di Birobid an: Storia di un ebreo a metà

Il romanzo storico di Eugenio Cardi ambientato nella prima Israele russa

La terra promessa di Birobid an: Storia di un ebreo a metà

Il popolo ebraico aveva una patria prima del 1948, quando Israele fu proclamato da David Ben Gurion. La casa ebraica si trovava a Birobid an, nell’estremo est della Russia, indicata da Stalin negli anni ’30 come terra promessa. Questo contesto storico è al centro del nuovo libro di Eugenio Cardi, “A Birobid an io ci sono nato – Storia di un ebreo a metà nella prima Israele”, in uscita a settembre 2024.

Cardi, noto scrittore romano, cambia registro con questo romanzo storico ambientato in un angolo remoto dell’Asia. Il protagonista, Isaac Kaluv, è un giovane cinico, ironico, donnaiolo, ambizioso, furbo, freddo e distaccato calcolatore, agente segreto del Kgb nato a Birobid an, la regione siberiana desolata e paludosa dove Stalin voleva confinare gli ebrei russi.

Il romanzo di Cardi ci trasporta in un mondo dimenticato, dove gli ebrei avevano già trovato la terra promessa. La prima Israele nacque in Russia, ma l’esperimento fallì. Gli ebrei finirono a Birobid an, deportati con la promessa di 6mila rubli e derrate alimentari da parte dello stato sovietico.

Il libro di Cardi racconta la storia attraverso le vicissitudini di Isaac, abbandonato alla nascita e cresciuto con il nonno Jacob, ebreo tradizionalista e antisionista. Jacob, contrario alle idee ebraico-socialiste, rappresenta una prospettiva diversa sull’ebraismo e il sionismo.

Il romanzo intreccia fantasia e storia, mostrando come Birobid an esista ancora oggi con scuole ebraiche, ma la terra promessa non ha avuto il successo sperato. Cardi offre una riflessione storica, suggerendo che le cose avrebbero potuto andare diversamente se Stalin avesse mantenuto le promesse fatte agli ebrei.

Eugenio Cardi
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