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Donald Trump: condannato e prigioniero politico

La vicenda giudiziaria e le implicazioni politiche

Donald Trump: condannato e prigioniero politico

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si sente prigioniero politico, mentre i suoi legali, pur essendo cauti, assicurano che siamo solo all’inizio della vicenda giudiziaria. Trump è stato condannato per gli assegni con cui ha rimborsato il suo ex avvocato, Michael Cohen, che nel 2016 aveva pagato Stormy Daniels. Il reato non è stato il pagamento in sé, ma l’aver truccato i conti della sua azienda per nasconderlo, con l’obiettivo di interferire con le elezioni presidenziali del 2016.

L’avvocato di Trump, Todd Blanche, ha dichiarato in un’intervista alla Cnn che faranno ricorso non appena possibile, sottolineando che il suo assistito è il primo ex presidente degli Stati Uniti a essere condannato penalmente. Blanche ha espresso la sua convinzione che Trump non sia colpevole e che la giuria non avrebbe dovuto ritenerlo tale, evidenziando che da oltre un anno sostengono di non poter ottenere un processo equo a Manhattan e che le cose si sono svolte come previsto.

Il leader della maggioranza al Senato, il democratico Chuck Schumer, ha accolto la condanna di Trump nel caso su Stormy Daniels, sottolineando che nessuno è al di sopra della legge. Trump rischia fino a 4 anni di prigione, ma data la sua età avanzata (77 anni), è improbabile che finisca dietro le sbarre. È possibile che venga assegnato ai domiciliari o che riceva una maxi-multa, considerando l’assenza di precedenti penali e il basso livello di gravità delle accuse.

È importante considerare anche l’impatto che questa condanna potrebbe avere sul voto femminile per Trump. Esperti e sondaggi indicano che il tycoon ha perso consenso tra le donne, con solo il 36% di sostegno femminile contro il 58% di Joe Biden. La moglie Melania si è distanziata dalla campagna elettorale, aprendo la strada a una possibile scelta di una vice donna, che potrebbe avvenire nei prossimi giorni.

Dall’Italia, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso solidarietà e sostegno a Trump, definendolo vittima di una persecuzione giudiziaria e di un processo di natura politica. Salvini ha sottolineato la familiarità italiana con l’utilizzo del sistema giudiziario come strumento politico, auspicando una vittoria di Trump come garanzia di maggiore equilibrio e speranza per la pace nel mondo.