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Ripresa della produzione automobilistica in Russia: auto Citroen contraffatte e influenze cinesi

La situazione del mercato automobilistico russo post-guerra in Ucraina

Ripresa della produzione automobilistica in Russia: auto Citroen contraffatte e influenze cinesi

In Russia è possibile acquistare nuovamente le auto Citroen, in particolare le Citroen C5 Aircross prodotte nello stabilimento di Kaluga, nonostante molte case automobilistiche occidentali abbiano abbandonato il Paese a causa della guerra in Ucraina. La produzione è stata ufficializzata il mese scorso e le vendite sono iniziate da qualche settimana. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di auto contraffatte, realizzate senza l’autorizzazione del marchio e con il supporto della Cina. Questo scenario evidenzia come le tensioni tra Russia e Occidente si riflettano anche sul mercato automobilistico.

Dopo l’invasione russa in Ucraina, l’Occidente ha risposto con una serie di sanzioni economiche. Numerose aziende hanno deciso di sospendere le loro attività in Russia, incluso il settore automobilistico. Citroën, marchio francese ora parte del gruppo Stellantis, possedeva uno stabilimento a Kaluga, a sud di Mosca, dove venivano prodotte Peugeot, Citroen, Opel e Mitsubishi (quest’ultima con una quota del sito industriale), con una capacità annua di 125.000 veicoli. Tuttavia, anche Stellantis ha abbandonato la Russia in risposta alla guerra.

Recentemente, l’azienda russa Automotive Technologies ha annunciato di aver avviato la produzione in serie delle crossover Citroën C5 Aircross, stabilendo le date di rilascio. Le auto arriveranno nei concessionari ufficiali Citroën a maggio 2024, ma sarà possibile prenotarle già ad aprile. La produzione è ripresa senza l’autorizzazione di Stellantis, detentrice dei diritti sul modello. I prezzi sono aumentati quasi del doppio rispetto al periodo precedente al conflitto.

Come riportato da Reuters a febbraio, i veicoli sono stati assemblati utilizzando kit forniti dalla cinese Dongfeng Motor ad Automotive Technologies. Non è chiaro se tali kit contenessero parti soggette alle sanzioni occidentali. Stellantis ha dichiarato di aver perso il controllo di tutte le sue entità russe dal 31 dicembre 2023.

Lo stabilimento di Kaluga non è l’unico riattivato dai russi. A Mosca, nell’ex stabilimento Renault, è iniziata la produzione in serie di automobili con il marchio Moskvich basate sulla cinese JAC JS4. Nell’ex stabilimento Nissan di San Pietroburgo, vengono prodotte le cinesi Chery Tiggo 7 Pro con il marchio XCITE. L’azienda Avtotor di Kaliningrad, precedentemente produttrice di BMW, KIA e Hyundai, si è convertita alla produzione di marchi cinesi.

La ripresa del settore automobilistico in Russia è quindi guidata principalmente dalla Cina, che sta aumentando la sua influenza sull’economia russa mentre i costruttori occidentali sono di fatto esclusi dal mercato.

Staff
  • PublishedMay 31, 2024