Mistero sull’incidente mortale di Alessio Cassandro a Milano
Un uomo travolto da un pullman: interrogativi e ipotesi da chiarire
Un mistero avvolge l’incidente che ha portato alla morte di Alessio Cassandro, un uomo di 38 anni travolto e ucciso da un pullman diretto a Malpensa sul Cavalcavia del Ghisallo, all’alba di venerdì a Milano. Ancora diversi punti rimangono da chiarire riguardo a questo tragico evento. Secondo i rilievi, sembra che il trentottenne fosse già disteso a terra al momento dell’impatto con il mezzo pesante, il quale non presenta segni sulla carrozzeria.
L’incidente è avvenuto intorno alle 4 del mattino tra via Sant’Elia e il cavalcavia del Ghisallo sulla carreggiata in direzione hinterland, come precisato da via Beccaria. Prima di entrare sul ponte verso l’autostrada, l’autista del Malpensa Shuttle si è trovato di fronte un uomo disteso a terra e ha cercato di evitarlo, senza successo. Sul luogo sono intervenute due ambulanze, un’automedica e il personale dei vigili del fuoco.
Il corpo di Alessio Cassandro è stato estratto dal mezzo dai pompieri e consegnato ai sanitari, ma purtroppo ogni tentativo di salvarlo è stato vano. L’autista del pullman è rimasto sotto choc ed è stato portato in codice verde al pronto soccorso del Sacco. Ancora non è chiaro il motivo per cui Alessio Cassandro, residente a Senago (Milano) con la moglie, si trovasse nel vialone, una strada a quattro corsie per senso di marcia riservata ai veicoli a motore. L’auto dell’uomo è stata ritrovata in piazzale ai Laghi, poco distante.
Le ipotesi sulle circostanze che hanno portato alla presenza di Alessio Cassandro nel vialone sono molteplici: dal malore, dopo che per qualche motivo l’uomo fosse uscito dall’auto in stato confusionale, all’aggressione (l’uomo aveva con sé il cellulare), fino al gesto volontario. La vicenda rimane avvolta da interrogativi e richiede ulteriori approfondimenti per fare luce su quanto accaduto.
