Tragedia sul fiume Natisone: tre giovani travolti dalla piena
Un'improvvisa corrente trasforma una passeggiata in un dramma
Il fiume Natisone, apparentemente tranquillo, ha improvvisamente mutato aspetto trasformandosi in un fiume in piena, sorprendendo tre giovani: Patrizia Cormos, Bianca Doros e Casian Molnar, attualmente dispersi dopo essere stati trascinati via dalle acque. I tre amici si sono trovati impreparati di fronte a una corrente improvvisa che li ha prima bloccati al centro del corso d’acqua e poi travolti, sotto gli occhi dei vigili del fuoco che stavano cercando di salvarli.
Le portate d’acqua del fiume Natisone sono state rese note nelle ultime ore, nella mattinata e nel pomeriggio di venerdì 31 maggio, fornendo dati cruciali per comprendere meglio l’eccezionalità dell’evento che ha coinvolto i tre ragazzi travolti dalla piena. Le misurazioni sono state effettuate a monte del luogo della tragedia; il fiume impiega circa venti minuti per raggiungere il punto in cui i ragazzi si trovavano. Alle 11.30 la portata d’acqua era di soli 20 metri cubi al secondo, all’interno di un ampio letto. Alle 13, quando i ragazzi erano già sul greto, la portata è improvvisamente salita a 135 metri cubi al secondo. Alle 13.35 i ragazzi sono stati raggiunti dalla piena e hanno lanciato l’allarme insieme a numerosi passanti. Alle 15 la portata del Natisone ha raggiunto i 250 metri cubi al secondo, mentre i vigili del fuoco stavano già conducendo disperate e pericolose ricerche con natanti e sommozzatori.
Nella zona di Premariacco, ci sono diversi avvallamenti creati dalle piene del passato, tra cui uno che scende vicino al fiume, vicino a una piccola piattaforma che porta al ponte: in quel tratto il livello dell’acqua si abbassa notevolmente, per poi risalire nei pressi di una collinetta. Questa collinetta, dove i tre ragazzi avevano deciso di passare, è stata descritta dai residenti come una zona a rischio. In pochi minuti la conca si è riempita d’acqua, impedendo ai ragazzi di attraversarla poiché sono stati trascinati via dalla corrente impetuosa. Hanno fatto bene ad aspettare i soccorsi, ma purtroppo il livello dell’acqua è salito in modo eccezionale prima che i vigili del fuoco potessero intervenire.
Il fiume Natisone è noto per essere difficile, con punti in cui l’acqua, anche in condizioni meteorologiche normali, può raggiungere i 15 metri di profondità, con mulinelli che trascinano tutto sul fondale. Nella mattina di venerdì il cielo era sereno e i tre ragazzi hanno deciso di fare una passeggiata e scattare fotografie, quando l’acqua era ancora bassa e calma, ignari del pericolo imminente.