Economia

Alkemy: l’OPA che sta scuotendo il mercato digitale italiano

La battaglia per l'acquisizione di Alkemy da parte di Retex e le reazioni degli azionisti

Alkemy: l’OPA che sta scuotendo il mercato digitale italiano

Un’altra società si appresta ad abbandonare il listino di borsa italiano. Dopo le recenti operazioni su Tod’s nel settore del lusso, Saras nel settore petrolifero, Ivs nei distributori automatici, Salcef nelle manutenzioni ferroviarie e Saes Getters nella tecnologia, è ora il momento del marketing digitale per le aziende. Si tratta dell’offerta pubblica di acquisto che dovrebbe portare fuori da Piazza Affari la Alkemy, un’azienda fondata nel 2012 a Milano grazie all’impulso del presidente Alessandro Mattiacci, proveniente dalla digital company Jakala, affiancato successivamente dall’amministratore delegato Duccio Vitali con un passato nella società di consulenza Bain & Capital.

A lanciare l’OPA su Alkemy è la Retex, una sua concorrente di proprietà di un fondo d’investimento gestito da FSI SGR. Meno di un mese fa, il fondo ha annunciato un investimento di 100 milioni di euro in Retex per sostenere la crescita dell’azienda, anche attraverso acquisizioni, con l’obiettivo di creare un gruppo con 500 milioni di ricavi a livello consolidato. FSI è un fondo che in passato era legato a Cassa Depositi e Prestiti ma che da qualche anno è diventato indipendente. Specializzato nella tecnologia, è guidato da Maurizio Tamagnini, banchiere d’affari con 20 anni di esperienza presso Merrill Lynch e successivamente vice presidente del consiglio di sorveglianza di ST Microelectronics.

L’OPA su Alkemy è stata fissata a 12 euro per azione dalla Retex, un valore approssimativamente simile alla quotazione in borsa del 2018. Nonostante sia il 20% superiore alle ultime quotazioni del titolo, non tutti gli azionisti hanno apprezzato questo prezzo. Tra di loro c’è l’influente finanziere Giovanni Tamburi, presidente di Tip, che ha espresso il parere che il prezzo sia troppo basso. Resta da vedere se sarà soddisfatto con un’eventuale contropartita più alta. È da notare che dopo i risultati deludenti del primo trimestre dell’anno, gli analisti finanziari si erano mostrati scettici sulle prospettive future dell’azienda.

Staff
  • PublishedJune 3, 2024