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Ingegnere italiano detenuto in Costa d’Avorio: la lotta per la libertà

La storia di Maurizio Cocco e le sfide della detenzione all'estero

Ingegnere italiano detenuto in Costa d’Avorio: la lotta per la libertà

Dopo il clamore suscitato dal caso di Ilaria Salis, un altro italiano detenuto all’estero torna sotto i riflettori: Maurizio Cocco, un ingegnere di 62 anni originario di Fiuggi (Frosinone). Due anni fa è stato arrestato in Costa d’Avorio con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti o sostanze psicotrope e riciclaggio di denaro. Nonostante le accuse siano cadute il 7 maggio durante il processo, Cocco è stato condannato per frode fiscale, con una pena equivalente ai due anni trascorsi in detenzione.

La famiglia attendeva con ansia il rilascio di Cocco, previsto per il 31 maggio 2024, ma all’ultimo momento si sono verificati dei problemi non specificati. Gli avvocati della famiglia, Pasquale Cirillo e Angelo Testa, hanno contattato i colleghi in Costa d’Avorio per fare chiarezza sulla situazione. Nel frattempo, Cocco ha annunciato di presentare appello contro l’accusa di frode fiscale.

La moglie di Cocco, Assunta Giorgilli, è disperata e preoccupata per la salute fisica e mentale del marito, che pesa solo 40 chili. Dopo la telefonata degli avvocati africani, ha dichiarato di essere stata informata dei problemi sorti senza ulteriori dettagli.

Cocco è detenuto da due anni nel centro penitenziario di Abidjan, in condizioni estreme dovute al sovraffollamento, alla mancanza di cure mediche adeguate e alle condizioni igieniche precarie. La struttura, progettata per 1.500 detenuti, ospita attualmente oltre 12.000 persone, secondo quanto riportato da HRW, Amnesty International e USDOS.

La famiglia di Cocco ha fatto appelli alle istituzioni italiane per sensibilizzare sulle condizioni disumane in cui si trova l’ingegnere italiano. Hanno criticato il trattamento ricevuto dalle autorità italiane e hanno chiesto un intervento urgente per riportare Cocco in patria.

All’ultima udienza, l’onorevole Andrea Di Giuseppe, deputato per Fratelli d’Italia eletto all’estero, ha espresso la determinazione a fare tutto il possibile per riportare Cocco in Italia. Ha sollecitato il consolato italiano in Costa d’Avorio a indagare sul mancato rilascio di Cocco e a intervenire presso le autorità locali.

Maurizio Cocco, post Andrea Di Giuseppe - X
Maurizio Cocco, post Andrea Di Giuseppe – X