Cronaca

Tragedia sul fiume Natisone: polemiche e interrogativi

Le controversie e le indagini sulla strage di Patrizia, Bianca e Cristian

Tragedia sul fiume Natisone: polemiche e interrogativi

Dopo la tragedia, si sono scatenate polemiche. Intorno alle 12 di ieri, 2 maggio, le acque del fiume hanno restituito i corpi delle due amiche Patrizia Cormos, 20 anni, e Bianca Doros, 23 anni, mentre il terzo ragazzo, Cristian Casian Molnar, 25 anni, risulta ancora disperso. La procura di Udine ha aperto un fascicolo informativo sulla strage del Natisone, senza indagati né ipotesi di reato, per fare chiarezza sull’accaduto lo scorso venerdì 31 maggio, quando i tre giovani hanno deciso di fare una passeggiata dopo l’esame di Patrizia all’Accademia di Belle Arti.

Le polemiche si sono concentrate su diversi punti controversi che hanno acceso discussioni soprattutto sui social. Si è parlato della mancanza di avvisi per le piene improvvise e sulle tempistiche dei soccorsi partiti da Venezia anziché da Campoformido, molto più vicino al luogo della tragedia a Premariacco.

La sequenza degli eventi drammatici ha visto i tre giovani passare in auto alle 13:05 a Buttrio, per poi arrivare a Premariacco beach e imboccare una stradina che li ha condotti al fiume. Il cielo sereno si è rapidamente annuvolato intorno alle 13:20, quando l’autista di uno scuolabus di passaggio li ha notati. L’allarme è stato lanciato alle 13:35 dai carabinieri, contattati dai vigili del fuoco che erano stati chiamati pochi minuti prima da Patrizia.

I primi soccorritori sul luogo sono stati i pompieri di Udine, ma nonostante i loro sforzi, la situazione è diventata sempre più drammatica. Un pompiere si è tuffato per cercare di raggiungere l’isolotto dove i ragazzi erano intrappolati, ma la corrente troppo forte ha reso vano il suo tentativo. Pochi istanti dopo, l’isolotto è scomparso insieme a Patrizia, Bianca e Cristian. L’elicottero dei vigili del fuoco, Drago, è arrivato un minuto e mezzo dopo la scomparsa dei giovani, suscitando polemiche sulle tempistiche di intervento.

Il sindaco di Premariacco ha spiegato che lungo le rive del fiume ci sono cartelli che segnalano il divieto di balneazione e il pericolo di annegamento, ma manca la segnaletica sul rischio di piene improvvise. Ha sottolineato che non è di competenza comunale, ma ha ammesso che ci sono numerosi passaggi abusivi lungo il fiume nel suo territorio.

Le polemiche delle ultime ore hanno portato il sindaco a esprimere la sua durezza, sottolineando che si stanno facendo congetture e speculazioni senza prove concrete. Ha anche menzionato il caso dell’autista dello scuolabus che è stato oggetto di insulti e minacce, nonostante abbia cercato di aiutare. Si sa che una delle ragazze non sapeva nuotare, rendendo ancora più tragica la situazione.

Il fascicolo della procura e la relazione richiesta dal ministro Musumeci dovranno fare luce su eventuali errori nella catena dei soccorsi. Le ricerche del terzo ragazzo continuano con l’impegno di più di cinquanta uomini, nonostante le condizioni meteorologiche meno favorevoli rispetto al giorno precedente, come ha spiegato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Udine, Giorgio Basile.

fiume natisone in piena-2
Il fiume Natisone in piena
Staff
  • PublishedJune 3, 2024