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Viterbo: Preservativi sparsi in città dopo Tusciapride

Il consigliere Poggi denuncia gesto incivile e mancanza di rispetto

Viterbo: Preservativi sparsi in città dopo Tusciapride

La città di Viterbo è stata recentemente oggetto di un gesto incivile e vergognoso: è stata letteralmente tappezzata di preservativi dopo il Tusciapride. A denunciare l’accaduto è il consigliere comunale di maggioranza Ugo Poggi, capogruppo di Io Apro Rinascimento, la lista di Vittorio Sgarbi. Prima dell’evento, che ha visto la partecipazione di oltre tremila persone il 1° giugno, Poggi aveva condannato l’atto vandalico con cui ignoti avevano strappato le bandiere arcobaleno issate in via Saffi in occasione del Pride.

Poggi ha espresso la sua solidarietà agli organizzatori della manifestazione e ai commercianti di via Saffi che si sono impegnati per il rilancio della zona del centro. Tuttavia, dopo la sfilata del Tusciapride, il consigliere si è trovato di fronte a una scena sconcertante: una distesa di preservativi lasciati a terra in varie zone della città.

Poggi ha dichiarato di aver trovato preservativi davanti alla frutteria di via Cavour, in piazza del Plebiscito, sotto i portici del comune, sopra ai tavolini e alle sedie dei bar e all’inizio di via Roma. Ha sottolineato che, se da una parte si era solidarizzato con l’atto vandalico di via Saffi, dall’altra ha notato una mancanza di civiltà e rispetto da parte degli organizzatori del Pride.

Il consigliere ha parlato di maleducazione e ha espresso la sua delusione per il comportamento poco rispettoso. Ha sottolineato che Viterbo ha accolto la manifestazione con gioia e civiltà, e si aspetta delle scuse formali da parte degli organizzatori del Tusciapride.

Poggi ha concluso affermando che gesti come questi, così come il vandalismo della vigilia, alimentano le divisioni e non sono accettabili in una città civile come Viterbo. Ha espresso la speranza che si insegnino ai bambini valori universali di accettazione delle diversità e di rispetto, e ha evidenziato l’importanza di educare le nuove generazioni a comportamenti rispettosi e civili.

Staff
  • PublishedJune 3, 2024