Berlusconi protagonista inaspettato della campagna elettorale di Forza Italia
Il richiamo nostalgico e la controversa presenza del leader defunto nei manifesti elettorali
Silvio Berlusconi, deceduto quasi un anno fa il 12 giugno 2023, è al centro della campagna elettorale di Forza Italia in vista delle elezioni europee del 2024. Nei manifesti elettorali compare accanto ad Antonio Tajani, suscitando reazioni contrastanti: alcuni manifesti sono stati vandalizzati con insulti, come evidenziato in una foto diffusa. Questa scelta comunicativa, insolita in una democrazia occidentale, ha attirato l’attenzione soprattutto della stampa transalpina.
Il simbolo di Berlusconi rappresenta forse un richiamo nostalgico in un contesto politico dominato da un’età avanzata e da una certa tendenza a guardare al passato anziché al futuro. Lo slogan “Una forza rassicurante” sottolinea questo messaggio di continuità.
Un aspetto interessante riguarda la possibilità per gli elettori di scrivere il nome di Berlusconi sulla scheda elettorale. Durante una trasmissione televisiva, il presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha confermato che tale preferenza non invaliderebbe la scheda, poiché il simbolo del partito include il nome di Berlusconi.
Nelle istruzioni del Viminale per i presidenti di seggio e gli scrutatori si sottolinea l’importanza di rispettare la volontà dell’elettore, anche se ciò comporta interpretazioni non convenzionali. Scrivere “Berlusconi” accanto al logo di Forza Italia indica chiaramente un voto per il partito fondato dall’ex premier.
Il manuale degli scrutatori conferma che, a meno che l’indicazione non sia chiaramente errata o fuorviante, il voto dovrebbe essere considerato valido. In caso di scrittura “Berlusconi” per ignoranza, il voto probabilmente non verrebbe annullato, confermando la volontà dell’elettore.
È improbabile che una scheda con una chiara indicazione sul simbolo di Forza Italia e il nome “Berlusconi” scritto accanto venga contestata durante lo spoglio. Tuttavia, eventuali casi ambigui sarebbero valutati individualmente dai responsabili della procedura elettorale.
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