Giorgia Meloni: Campagna elettorale e attacchi contro avversari
Le dichiarazioni della leader di FdI in vista delle elezioni europee
A pochi giorni dal voto per le elezioni europee, i toni della campagna elettorale si fanno sempre più accesi. I principali leader politici giocano le loro ultime carte e partecipano alle ultime apparizioni televisive prima del periodo di silenzio elettorale.
Giorgia Meloni, intervenendo ad Agorà, mantiene il suo leitmotiv costante, passando dalle richieste di essere chiamata “Giorgia” agli attacchi contro i suoi avversari. De Luca viene definito un “bullo”, mentre Schlein viene giudicata “deludente”. Meloni sottolinea che il voto per l’8 e 9 giugno rappresenta un vero e proprio referendum sul modello di Europa che si vuole costruire.
Secondo Meloni, si tratta di scegliere tra chi propone una transizione verde con l’elettrico cinese e chi sostiene la neutralità tecnologica, tra chi promuove la carne sintetica e chi difende le produzioni d’eccellenza europee. Si parla anche di un’Unione europea che sanziona i paesi che cercano di incentivare la natalità e di un’Unione europea che finalmente comprende l’importanza di sostenere le famiglie nel mettere al mondo dei bambini per garantire il futuro della civiltà.
Nelle sue dichiarazioni, la premier fa anche riferimento alla “morbosità” che circonda la sua vita privata. Meloni esprime la sua frustrazione per l’attenzione eccessiva che riceve sulla sua vita personale, sottolineando che cerca di mantenere una dimensione di normalità nonostante l’incessante pressione mediatica a cui è sottoposta.
La Meloni non risparmia critiche nei confronti dei suoi avversari politici. Vincenzo De Luca viene definito un “bullo”, con riferimento al famoso episodio in cui lei stessa ribaltò l’insulto che il governatore le aveva rivolto in passato. Anche Elly Schlein viene presa di mira, con Meloni che esprime delusione per il suo comportamento.
La leader di FdI sottolinea che le parole di De Luca riflettono un atteggiamento tipico di bullismo, mascherato da insicurezza, soprattutto quando rivolto alle donne. Meloni critica anche il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle per privilegiare i propri interessi anziché quelli dei cittadini.
Infine, Meloni evidenzia la questione delle riforme, in particolare il tema del premierato, sottolineando la resistenza della sinistra a concedere maggior potere ai cittadini e accusando il PD di considerarsi democrazia solo quando è al potere.
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