Cronaca

Operazione contro gruppo criminale a Roma: arresti e dettagli

Marcello Colafigli, ex capo della banda della Magliana, coinvolto in traffico di droga e associazione criminale

Operazione contro gruppo criminale a Roma: arresti e dettagli

Questa mattina, martedì 4 giugno, i carabinieri hanno condotto una vasta operazione contro un gruppo criminale con base logistica a Roma. Su incarico della direzione distrettuale antimafia della procura, i carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno eseguito 28 misure cautelari, di cui 11 in carcere, 16 ai domiciliari e un obbligo di firma.

Secondo gli investigatori, il capo del gruppo criminale era Marcello Colafigli, 70 anni, noto come Marcellone, uno dei capi storici della banda della Magliana. Nonostante fosse in regime di semilibertà, Colafigli avrebbe gestito cessioni e acquisti di ingenti quantitativi di droga provenienti dalla Spagna e dalla Colombia, mantenendo contatti con esponenti della ‘ndrangheta, camorra e mafia foggiana.

Le 28 persone coinvolte sono accusate di vari reati, tra cui associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione, possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.

Le indagini, avviate nel giugno 2020 dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma e dirette dalla Dda di Roma, hanno confermato l’esistenza del sodalizio criminale con base logistica nella capitale, attivo nell’area della Magliana e sul litorale laziale. Secondo gli investigatori, il gruppo era guidato da Marcello Colafigli, noto come Marcellone, che insieme a Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Nicolino Selis è stato identificato come uno dei promotori della banda della Magliana tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Novanta.

Colafigli, che ha ispirato il personaggio di Bufalo nella serie televisiva “Romanzo criminale”, è stato condannato per vari reati, tra cui il sequestro e l’omicidio del duca Massimiliano Grazioli Lante della Rovere, considerato l’atto con cui la banda ha iniziato la sua attività criminale, e l’omicidio di Enrico De Pedis in qualità di mandante.