Assolta per infermità mentale: il caso di Adalgisa Gamba
Il dramma di una madre e la tragedia di un figlio
Niente carcere per Adalgisa Gamba, la donna che la sera del 2 gennaio 2022 a Torre del Greco (Napoli) ha ucciso il suo bimbo di appena due anni e mezzo. Processata con l’accusa di omicidio premeditato è stata assolta perché ritenuta incapace di intendere e volere. La sentenza ha scatenato una reazione emotiva forte da parte del marito, che di fronte alla corte l’ha accusata urlando: “Devi morire, sei un’assassina”.
La vicenda ha avuto inizio il 2 gennaio 2022 quando Elio, il marito di Adalgisa, ha contattato le forze dell’ordine preoccupato per la scomparsa della moglie e del figlio Francesco. Adalgisa è stata trovata sul lungomare di Torre del Greco con il figlio deceduto. In stato confusionale, ha confessato di aver gettato il bambino in mare perché malato. Questo ha portato al suo arresto. L’autopsia ha confermato che Francesco è morto per soffocamento a causa dell’occlusione di naso e bocca, con la presenza di filamenti di cellulosa vegetale nei polmoni e nei bronchi.
Le indagini hanno rivelato che la donna aveva inviato messaggi al marito indicando che il bambino non dormiva e suggerendo l’uso del ciuccio o addirittura di farlo “schiattare” per risolvere il problema. Durante il processo, è emerso che Adalgisa era affetta da depressione post-partum e credeva che il figlio potesse avere un disturbo dello spettro autistico. Dopo tre perizie psichiatriche, la Corte d’Assise di Napoli ha stabilito che la donna non era in grado di intendere e volere al momento del tragico evento.
La sentenza ha previsto che Adalgisa trascorrerà 15 anni in una struttura di cura in libertà vigilata. Il suo avvocato, Salvatore Del Giudice, ha espresso la speranza che le sia concesso di rivedere la figlia, attualmente affidata alla nonna materna e al padre. Il marito, al contrario, ha rivolto pesanti accuse alla moglie, definendola un “mostro” e un “diavolo” che ha ingannato tutti. Ha promesso di lottare per ottenere giustizia per il figlio.
