Salute e Benessere

Digiuno intermittente e microbiota intestinale: nuove scoperte

Uno studio rivela come il digiuno intermittente influenzi il microbioma

Digiuno intermittente e microbiota intestinale: nuove scoperte

Il digiuno intermittente è una delle novità più discusse nel mondo delle diete, poiché promette di aiutare a perdere peso rapidamente e di offrire benefici contro malattie croniche come Alzheimer, infarto, ictus e diabete. Tuttavia, alcune ricerche indicano potenziali effetti negativi e un rischio aumentato di morte prematura. Comprendere meglio i suoi effetti sull’organismo umano potrebbe aiutare a risolvere i dubbi della comunità scientifica.

Un nuovo studio pubblicato su Nature Communications ha rivelato che l’effetto principale di interventi come il digiuno intermittente potrebbe essere quello di modificare il microbioma intestinale, aprendo nuove prospettive di ricerca.

La ricerca ha coinvolto 41 adulti americani obesi o sovrappeso, divisi in due gruppi: 20 hanno seguito per otto settimane un regime alimentare ipocalorico ispirato alla dieta mediterranea, mentre gli altri 20 hanno adottato una dieta che combinava digiuno intermittente e protein-pacing, un piano che regola il numero e il contenuto proteico dei pasti consumati durante la giornata.

Al termine delle otto settimane, i ricercatori hanno analizzato campioni di feci dei partecipanti e hanno scoperto che coloro che hanno seguito il digiuno intermittente e il protein-pacing avevano un microbiota più ricco, con un maggior numero di specie microbiche presenti nell’organismo delle persone magre e diversi biomarcatori collegati alla perdita di peso.

Questi partecipanti hanno anche perso una maggiore quantità di grasso viscerale, il più pericoloso per la salute, e hanno riportato di aver avuto meno problemi gastrointestinali durante il periodo di studio.

Gli autori dello studio sottolineano che i regimi di digiuno intermittente, come il digiuno intermittente combinato al protein-pacing, potrebbero essere interventi promettenti per il trattamento dell’obesità e la gestione della salute metabolica e del microbiota.

Tuttavia, data la limitata dimensione del campione di partecipanti, i risultati dovranno essere confermati da studi più ampi per garantire la validità delle conclusioni. È importante notare che lo studio è stato finanziato in larga parte da un’azienda che produce integratori e snack utilizzati anche per il protein-pacing, pertanto i risultati dovrebbero essere interpretati con cautela e oggettività.