Cronaca

La drammatica situazione di Renato Vallanzasca: l’appello della moglie per una fine dignitosa

Antonella D'Agostino chiede cure umane per l'ex criminale malato

La drammatica situazione di Renato Vallanzasca: l’appello della moglie per una fine dignitosa

Renato Vallanzasca, una volta temuto criminale della mala milanese, oggi è un uomo malato e irriconoscibile persino per chi lo ha conosciuto. La sua ex moglie, Antonella D’Agostino, preoccupata per le sue condizioni di salute, ha lanciato un appello affinché venga trasferito da Bollate, dove sta scontando quattro ergastoli, a una struttura sanitaria per ricevere le cure necessarie e non morire da solo.

Antonella descrive Vallanzasca come “fuori di testa”, affermando che dopo quasi cinquant’anni di detenzione è giunto il momento di garantirgli un’assistenza più umana per gli ultimi anni della sua vita. Nonostante riconosca che il suo ex marito non è stato un santo e abbia commesso gravi crimini in gioventù, chiede che la giustizia consideri saldato il suo debito con la società.

Attualmente Vallanzasca, che ha compiuto 74 anni il 4 maggio, è detenuto a Bollate per rapine, omicidi e sequestro di persona. I suoi avvocati stanno cercando di ottenere la sua scarcerazione a causa del suo deterioramento cognitivo, già rilevato dai medici quando era detenuto a Opera. Nonostante un precedente rifiuto della Cassazione, ora si è richiesta anche la nomina di un amministratore di sostegno per Vallanzasca.

Antonella D’Agostino, che vive in Campania, si impegna personalmente nella ricerca di una struttura idonea per il suo ex marito, con cui è stata amica per tutta la vita. Nonostante i suoi trascorsi criminali, Vallanzasca merita, secondo la sua ex moglie, di trascorrere gli ultimi anni con un minimo di dignità e umanità, nonostante i suoi errori del passato.