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Scandalo fondi alluvione: polemiche sul ricatto di Bignami

Reazioni indignate e richieste di dimissioni nell'ambito politico

Scandalo fondi alluvione: polemiche sul ricatto di Bignami

Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami, ha dichiarato durante un’iniziativa di Fratelli d’Italia a Castel Bolognese che sono pronti a erogare 6 mila euro forfettari a chiunque li richieda, ma ha anche sottolineato che se ci sono persone legate al Pd che continuano a strumentalizzare la questione per fini politici, potrebbero decidere di non concederli. Queste parole hanno scatenato la reazione indignata degli amministratori locali e delle opposizioni, che chiedono le dimissioni di Bignami.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha criticato duramente Bignami definendo la sua affermazione una minaccia velata per non erogare i fondi se non si smettono immediatamente le critiche. Ha anche ironizzato sul fatto che Bignami abbia speso più o meno di 6 mila euro per i mobili di casa sua.

Anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha condannato duramente l’atteggiamento della destra, accusandola di strumentalizzare le istituzioni a fini politici anziché collaborare per affrontare le emergenze come l’alluvione. Ha inoltre criticato il ritardo nei ristori promessi da Giorgia Meloni alle imprese, famiglie e agricoltori colpiti dalla calamità.

Le parole di Bignami sono state interpretate come un tentativo di ricatto verso le famiglie colpite dall’alluvione, condannato dai rappresentanti del Partito Democratico che hanno parlato addirittura di possibile reato di voto di scambio. Marco Simiani e Stefano Vaccari hanno definito l’atteggiamento della destra come ignobile e hanno chiesto a Meloni di prendere le distanze dall’operato del viceministro Bignami.

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Staff
  • PublishedJune 7, 2024