Scomparsa del giornalista Michael Mosley sull’isola di Symi
Grande preoccupazione per la sparizione durante una vacanza in Grecia
La scomparsa del giornalista televisivo britannico Michael Mosley, 67 anni, sull’isola greca di Symi, nel Dodecaneso, ha generato grande preoccupazione. Mosley, noto per i suoi programmi televisivi, le rubriche sui quotidiani e il podcast “Just One Thing” su Bbc Radio 4, è stato visto per l’ultima volta mercoledì mentre si trovava in vacanza.
Partito per un’escursione a piedi verso la zona centrale dell’isola, Mosley è scomparso nel nulla. Le ricerche, che procedono incessantemente dall’alba al tramonto, coinvolgono anche un elicottero decollato da Atene. L’uomo ha salutato la moglie Clare sulla spiaggia prima di partire per la passeggiata, senza portare con sé il telefono.
La moglie, non vedendolo tornare, ha denunciato la scomparsa. Vigili del fuoco, volontari e agenti di polizia stanno collaborando nelle ricerche, concentrate nella zona Pedi di Symi dopo che una donna ha segnalato di averlo visto lì mercoledì. Tuttavia, il sindaco dell’isola ha dichiarato che i vigili del fuoco ritengono improbabile che Mosley sia ancora in quella zona.
Il clima afoso e il terreno accidentato rendono le ricerche ancora più complesse. Mercoledì, Symi ha registrato temperature superiori ai 40 gradi, e l’area intorno alla spiaggia di Agios Nikolaos, da cui Mosley è partito, è rocciosa e difficile da attraversare a piedi. I residenti locali si chiedono perché qualcuno avrebbe scelto di fare un’escursione in condizioni così difficili senza un telefono, anziché prendere la barca.
La combinazione di clima torrido e terreno impervio rende il lavoro delle squadre di ricerca ancora più arduo. Messaggi di solidarietà alla famiglia di Mosley si diffondono sui social e sui media britannici, mentre le speranze di ritrovare il giornalista restano vive.
