Mondo

Terre Rare in Norvegia: La Svolta Verde dell’Europa

Scoperta di Risorse Strategiche per l'Economia Sostenibile

Terre Rare in Norvegia: La Svolta Verde dell’Europa

Le terre rare sono considerate il vero motore della transizione verde, essenziali per la conversione industriale verso un’economia più sostenibile. Questi 17 elementi chimici metallici, estremamente rari in natura, possiedono proprietà elettriche e termiche uniche. Sono utilizzati per la produzione di chip informatici, pannelli solari e magneti per motori elettrici.

Finora, l’Europa ha dipenduto pesantemente dall’importazione di terre rare da paesi terzi, soprattutto dalla Cina. Tuttavia, una possibile svolta potrebbe provenire dalla Norvegia, in particolare dall’area di Fen, situata a 100 km da Oslo. Qui si stima la presenza di 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare, secondo quanto comunicato dalla Ren (Rare Earths Norway), un’azienda specializzata nella ricerca di questi materiali.

Sebbene siano ancora stime preliminari, l’entusiasmo è palpabile. La Ren ha annunciato di poter investire circa 870 milioni di euro entro il 2030 per avviare la prima fase di sviluppo del progetto estrattivo. L’obiettivo non è solo l’estrazione di questi materiali, ma anche la creazione di una filiera completa che copra l’intero processo, dalla materia prima alla realizzazione dei magneti utilizzati in settori come l’eolico e i motori elettrici.

A lungo termine, si mira a soddisfare il 10% della domanda di terre rare dell’Unione Europea. Nonostante la Norvegia non faccia parte dell’UE, la sua posizione nel mercato europeo e il suo ruolo chiave nel settore energetico la rendono un partner strategico per Bruxelles.

Attualmente, sono in corso nuove valutazioni per approfondire la fattibilità economica del progetto, con i risultati attesi entro la fine del 2024.