Protesta pro Palestina a Torino: ritardi ferroviari e vandalismo in città
Manifestanti occupano stazione e imbrattano edifici durante corteo
I binari della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova sono stati occupati da manifestanti pro Palestina, causando ritardi fino a 80 minuti e la cancellazione di 25 treni. La circolazione è stata ripristinata intorno alle 19.40, dopo che gli attivisti hanno lasciato graffiti sulle fiancate dei treni, inclusa la scritta “Free Gaza” dipinta in rosso e verde.
I treni ad alta velocità maggiormente colpiti dai ritardi sono stati il FR 9759 Torino Porta Nuova (18:40) – Trieste Centrale (23:45) e il FR 9567 Torino Porta Nuova (19:00) – Roma Termini (1:30). I treni regionali hanno subito limitazioni di percorso e cancellazioni, come segnalato da Trenitalia.
Parallelamente, durante il corteo nel centro di Torino, i manifestanti pro Palestina hanno imbrattato la filiale della banca Intesa Sanpaolo di via San Francesco, scrivendo con vernice rosa la frase “Intesa complice” su vetrine e muri. La protesta si è estesa anche a un distributore di benzina dell’Eni, con scritte contro il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, e contro l’Eni stessa.