Politica

Elezioni Europee: Esclusi di Spicco e Risultati del Voto

Analisi dei principali candidati non eletti e delle dinamiche politiche post-elezioni

Elezioni Europee: Esclusi di Spicco e Risultati del Voto

Il risultato delle elezioni europee ha portato alla luce numerosi esclusi di spicco che non sono riusciti a ottenere un seggio. In un contesto segnato dall’astensionismo, con meno della metà degli italiani che ha partecipato al voto, i candidati dell’area riformista centrista si sono trovati tra i bocciati principali del fine settimana elettorale.

Matteo Renzi ed Emma Bonino con la lista “Stati Uniti d’Europa” e Carlo Calenda con “Azione-Siamo europei” non sono riusciti a superare la soglia di sbarramento del 4% necessaria per essere eletti a Strasburgo. Renzi ha commentato la mancata elezione della lista “Stati Uniti d’Europa” sottolineando la determinazione nel continuare a lottare per un’Europa unita, che considera fondamentale per il ruolo dell’Italia.

Renzi ha ottenuto 150.000 preferenze, un risultato personale positivo, ma la somma dei consensi delle due liste avrebbe garantito una rappresentanza più significativa in Europa. L’ex premier ha evidenziato come la divisione dei riformisti sia stata controproducente, privando l’Italia di una voce forte a livello europeo.

Altri esclusi di rilievo sono Vittorio Sgarbi, che non è riuscito a ottenere un seggio nonostante le quasi 23.000 preferenze nella lista di Fratelli d’Italia, e Alessandra Mussolini, che non ha avuto possibilità di essere eletta con Forza Italia.

Nel centrodestra, Marco Reguzzoni e Roberto Cota, entrambi ex esponenti della Lega, non sono riusciti a ottenere il seggio nonostante il sostegno di Umberto Bossi. Anche Claudio Borghi, candidato con la Lega, è rimasto escluso nonostante il sesto posto nella circoscrizione centro.

Nel Partito Democratico, il candidato indipendente Marco Tarquinio non ha avuto successo, posizionandosi settimo nella lista della circoscrizione dell’Italia centrale. Le sue posizioni su temi delicati come l’aborto e i diritti delle coppie omosessuali non hanno convinto gli elettori del centrosinistra.

Anche Michele Santoro, con la lista “Pace terra dignità”, non è riuscito a superare la soglia del 4%, nonostante le oltre 160.000 preferenze. Altri esclusi di rilievo sono Paolo Rossi, Piergiorgio Odifreddi e Vauro Senesi, candidati con la lista ideata da Santoro.

Cateno De Luca e Stefano Bandecchi sono stati esclusi dalla competizione, con risultati molto bassi rispettivamente del 1,22% e dello 0,39%. De Luca guidava la lista “Libertà”, mentre Bandecchi era il sindaco di Terni e candidato con “Alternativa popolare”.