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Jordan Bardella: Il Giovane Capitano del Rassemblement National

La nuova leadership del partito francese e le sfide dell'Europa contemporanea

Jordan Bardella: Il Giovane Capitano del Rassemblement National

L’ondata che ha travolto la politica francese con la vittoria schiacciante del Rassemblement National (RN) durante le recenti elezioni europee ha spinto il presidente Emmanuel Macron a sciogliere l’assemblea nazionale e a indire nuove elezioni legislative per il 30 giugno. Il capitano di questa nave, come recitano gli slogan su TikTok, è il giovane Jordan Bardella, che a soli 27 anni ha preso il timone del partito, diventandone presidente. Scelto per le sue doti comunicative e per svecchiarne l’immagine, Bardella è stato designato da Marine Le Pen per guidare il partito fondato dal padre Jean-Marie Le Pen, affrontando le accuse di antisemitismo e di estremismo, e cercando di attrarre i giovani e ottenere una maggiore credibilità internazionale.

Bardella, cresciuto in una famiglia modesta di origine italiana e algerina, ha abbandonato gli studi universitari per dedicarsi alla politica, entrando nel Front National nel 2012. Dopo essere stato eletto consigliere regionale nel 2015, ha ricoperto diversi ruoli all’interno del partito, fino a diventare eurodeputato alle elezioni europee del 2019. La sua presenza nei corridoi di Bruxelles e Strasburgo è stata oggetto di critiche, con accuse di scarsa partecipazione.

Le frasi-chiave della campagna elettorale di Bardella hanno puntato sull’avversario Macron, sull’astensionismo e sull’idea di far tornare grande la Francia, cercando di coinvolgere i giovani e contrastare il fatalismo. Nonostante l’aggiornamento dell’immagine del partito, il focus rimane sulle tematiche care a Marine Le Pen, con Bardella che in TV e sui social ha puntato il dito contro gli immigrati come responsabili di molte problematiche sociali.

La sfida elettorale per Bardella è stata agevole, con l’avversaria principale poco conosciuta e con scarso appeal sui social. Anche il confronto televisivo con il primo ministro Gabriel Attal non ha inciso significativamente sul risultato elettorale, che ha visto il partito di Macron fermarsi poco sopra il 14%. La vittoria di Bardella ha segnato una svolta per il Rassemblement National, che ora punta a influenzare l’Unione europea dall’interno anziché cercare l’uscita dall’UE.

Nonostante il tentativo di rinnovamento, Bardella non è immune da polemiche, come l’accusa di aver condiviso messaggi razzisti su Twitter in passato. Gli esperti ritengono che il suo ruolo sia quello di attrarre i giovani e fronteggiare direttamente Macron, mantenendo la linea anti-immigrazione del partito. Sebbene gli obiettivi siano cambiati rispetto all’epoca di Jean-Marie Le Pen, la strategia rimane sostanzialmente la stessa.

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